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Cronaca

Camorra, maxi sequestro di beni a un imprenditore tra Napoli, Caserta e Latina

Sotto chiave il patrimonio di 35 milioni di euro di Antimo Morlando. Sequestri anche nel sud pontino

La Guardia di Finanza di Bologna e Napoli, con i Nuclei di polizia economico-finanziaria, ha eseguito un provvedimento di sequestro preventivo su un patrimonio di oltre 35 milioni di euro riconducibile ad Antimo Morlando.

Morlando, 57 anni, attualmente detenuto, è un imprenditore del settore edile considerato personaggio di spicco di organizzazioni criminali attive sul territorio campano. I sequestri sono scattati tra Campania e Lazio, in particolare tra le province di Napoli, di Caserta e di Latina. Il sequestro, scattato su un provvedimento del Tribunale di Napoli e su proposta della Direzione Distrettuale Antimafia, ha riguardato beni mobili, immobili, società e rapporti finanziari riconducibili all’imprenditore, ai suoi familiari e a terzi soggetti individuati come prestanome. Nella provincia pontina sono stati sequestrati in particolare alcuni terreni ubicati a Spigno Saturnia.

Morlando era stato arrestato dagli stessi reparti della Guardia di Finanza nell’ambito dell’operazione “Omphalos”, ritenuto responsabile dei reati di usura, esercizio abusivo di attività finanziaria, intestazione fittizia di quote societarie, intestazione fittizia di beni, indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato, reati aggravati dal “metodo mafioso”, per aver agevolato i clan camorristici Morelli ed Aversano attivi nei comuni di Grumo Nevano, Casandrino e Sant’Antimo. 

L’imprenditore, già in passato più volte finito agli arresti per concorso esterno in associazione a delinquere di stampo mafioso, era considerato, anche sulla base di quanto ribadito da diversi collaboratori di giustizia, il fulcro della pianificazione delle attività estorsive sul territorio, che poi venivano materialmente eseguite da altri affiliati. 

Si era poi dedicato ai prestiti usurai, riuscendo a penetrare in realtà societarie già affermate e a prenderne il controllo in maniera occulta. Ha successivamente investito i propri capitali nel settore immobiliare con lo scopo di avviare speculazioni edilizie e si è dedicato anche a una serie di truffe nel settore assicurativo

Il provvedimento di sequestro rappresenta l’epilogo di complesse indagini di polizia economico-finanziaria, che hanno permesso di ricostruire l’intero patrimonio accumulato illecitamente dall’imprenditore.

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