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Cronaca Sermoneta

Attentati incendiari, a maggio processo per due. Comune di Sermoneta e sindaco parte civile

Rito ordinario per Gentile e Bernardi, Poli dal gup in abbreviato. Sono accusati di avere dato fuoco alle auto della Giovannoli e del suo vice Maria Marcelli

Prima udienza il 17 maggio prossimo del processo a carico di due delle tre persone accusate degli attentati incendiari ai danni delle auto del sindaco di Sermoneta Giuseppina Giovannoli e del suo vice Maria Marcelli.

Davanti al giudice monocratico del Tribunale di Latina compariranno Giovanni Bernardi, ritenuto uno degli esecutori materiali, e Giuseppe Gentile, considerato invece il mandante. Quest’ultimo, assistito dall’avocato Luca Giudetti, aveva chiesto di essere giudicato con il rito abbreviato condizionato, richiesta che ieri mattina in sede di udienza preliminare il gup Giuseppe Cario ha respinto.  Così il presidente della Pro Loco di Sermoneta sarà giudicato con rito ordinario insieme a Poli. Nell’udienza odierna il giudice ha anche accolto la costituzione di parte civile del primo cittadino, rappresentato dall’avvocato Alessandro Mariani, e del Comune di Sermoneta con l’avvocato Massimiliano Loi.

Per quanto riguarda invece Emanuel Poli, assistito dall’avvocato Dino Lucchetti, il gip ha accolto la richiesta di abbreviato e rinviato all’udienza del 26 aprile per la discussione e la sentenza.

Per tutti l’accusa è a vario titolo quella di incendio e violenza o minaccia ad un corpo politico, amministrativo o giudiziario. I tre erano finiti in carcere il 26 settembre 2020 a conclusione di una indagine condotta dai carabinieri su tre atti intimidatori nei confronti della Giovannoli e della Marcelli delle quali Gentile voleva vendicarsi spaventandole con gesti intimidatori per costringerle a dimettersi.

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