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Domenica, 1 Ottobre 2023
Le indagini / Sezze

False dichiarazioni per il reddito di cittadinanza: così hanno intascato quasi 40mila euro

Altre due persone straniere denunciate dai carabinieri. Avevano dichiarato di risiedere in Italia da 10 anni

Ancora casi di percezione indebita del reddito di cittadinanza scoperti sul territorio pontino. La situazione riguarda ancora una volta Sezze, dove i carabinieri della stazione locale e del nucleo Ispettorato del lavoro hanno denunciato in stato di libertà due donne, di 64 e 36 anni, entrambe straniere ma residenti nel comune. L'attività dell'Arma rientra nell'ambito di un servizio di monitoraggio e controllo finalizzato proprio al contrasto di questo fenomeno.

In particolare, i militari, dopo accurate verifiche volte ad accertare il possesso dei requisiti previsti dalla normativa vigente in materia di reddito di cittadinanza e di pensioni, attraverso l’esame incrociato dei dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di specifici servizi di controllo con i dati forniti dal Comune di residenza, hanno individuavato elementi che hanno consentito di accertare che le due donne, fornendo dichiarazioni relative a una residenza in Italia da 10 anni, che appare non veritiera, avevano nel tempo percepito il sussidio senza che ve ne fossero le condizioni.

Gli esiti dell'indagine sono stati comunicati all'autorità giudiziaria e all'Inps per avviare l'interruzione dell'erogazione e il recupero delle somme indebitamente percepite, che ammonta complessivamente a 38.382 euro. "I monitoraggi - si legge in una nota dei carabinieri - per contrastare efficacemente gli abusi, registrati nel corso del tempo, da parte di soggetti che non versano nelle condizioni giustificatrici del percepimento del reddito di cittadinanza e che con la loro condotta non solo commettono reato, ma sviliscono la ratio dell’istituto giuridico del beneficio".

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