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Le indagini / Sezze

Dichiarazioni false sulla residenza in Italia: così quattro donne straniere percepivano il reddito di cittadinanza

Ancora denunce da parte dei carabinieri di Sezze nell'ambito di un'attività di monitoraggio finalizzata a contrastare forme di abuso sulla misura di sostegno al reddito

Dovranno rispondere di indebita percezione del reddito di cittadinanza quattro donne di età compresa tra i 54 e i 32 anni, tutte straniere e residenti nel comune di Sezze, denunciate in stato di libertà dai carabinieri della stazione locale congiuntamente al personale del Nucleo Ispettorato del lavoro nell'ambito di una specifica attività di polizia giudiziaria.

I militari dell'Arma, dopo mirate attività finalizzate a verificare il possesso dei requisiti previsti dalla normativa per accedere al beneficio, attraverso l'esame incrociato di dati documentali e delle informazioni acquisite nel corso di controlli del territorio con le informazioni fornite dal Comune hanno accertato che le quattro donne avevano fornito false dichiarazioni sulla residenza in Italia da 10 anni. Così erano risultate idonee a percepire il reddito di cittadinanza pur non avendone i requisiti. Ora l'esito dei controlli è stato comunicato all'autorità giudiziaria e all'Inps per interrompere la misura di sostegno al reddito e recuperare le somme indebitamente percepite, che ammontano a poco meno di 30mila euro, per la precisione 29.488 euro.

Analoghe verifiche dei carabinieri continueranno nel tempo per contrastare in modo efficace ogni forma di abuso. Sempre a Sezze un mese fa era scattata la denuncia a carico di 11 soggetti, denunciati per lo stesso reato.

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