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Cronaca Sezze

Cimitero di Sezze, l'ex custode indagato per soppressione di cadavere per una salma sparita

Il gip Cario ha respinto la richiesta di archiviazione sulla denuncia dei familiari che avevano trovato un'altra persona sepolta al posto del loro congiunto

C’è uno sviluppo inatteso nell’inchiesta denominata ‘Omnia 2’ sulla gestione del cimitero comunale di Sezze e una nuova accusa per l’ex custode Fausto Castaldi, colpito da ordinanza di custodia cautelare con altre dieci persone nel marzo scorso e accusate a vario titolo di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, in concorso e continuato; induzione indebita a dare o promettere utilità; distruzione, soppressione o sottrazione di cadavere, in concorso e continuato; peculato continuato; concussione in concorso; tentativo di minaccia o violenza in concorso per costringere a commettere un reato; esecuzione di lavori in assenza del titolo abilitativo e in violazione del regolamento di polizia mortuaria.

Nei giorni scorsi il giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario ha emesso un’ordinanza con la quale oltre a rigettare la richiesta del pm Giorgia Orlando dispone nuovi accertamenti sul caso della scomparsa della salma di un defunto dall’ipogeo denunciata nei mesi scorsi dai familiari e dispone non soltanto l’iscrizione nel registro degli indagati di Castaldi a fronte di un procedimento che risultava contro ignoti ma riqualifica anche il reato da furto a sottrazione di cadavere. A portare il caso all’attenzione della Procura era stata la denuncia di un uomo che recatosi presso il cimitero lepino nel loculo dove era sempre stato sepolto il nonno aveva trovato l’effige di un’altra persona. I familiari non erano riusciti in nessun modo a sapere la verità e anche gli uffici comunali avevano ammesso di non saperne nulla e di non avere rilasciato alcuna autorizzazione al trasferimento della salma che invece era stata spostata in una cassettina collocata in un loculo sottostante.

Il pubblico ministero Orlando aveva chiesto l’archiviazione del caso ma i familiari si erano opposti e il gip ha dato loro ragione riconducendo quanto avvenuto alla gestione del tutto illegale del cimitero come emersa dalla indagine ‘Omnia 2’. Ora Castaldi è iscritto nel registro degli indagati anche per questo singolo episodio e la Procura dovrà volgere nuove indagini entro il termine di due mesi.

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