rotate-mobile
Cronaca

Inquinamento in un terreno a Sezze Scalo, si scava alla ricerca di rifiuti tossici

Carabinieri del Nipaf e vigili del fuoco al lavoro nel sito in uso a una società di bulloneria. Si sospetta la presenza di olii e acque reflue

Calcinacci, pezzi di eternit, teloni in plastica, pezzi di ferro e il sospetto che lì sotto possa esserci molto altro. Per l’intera giornata di ieri i carabinieri del Nipaf insieme a vigili del fuoco e personale dell’Arpa Lazio hanno scavato in un terreno di circa 400 metri quadrati in via Cona del Pozzo a Sezze Scalo alla ricerca di rifiuti tossici interrati.

L’area, in uso alla società Sei srl, che si occupava di realizzare materiali in metallo per le ferrovie, era già stata oggetto di una serie di rilievi nell’ambito di un’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Valerio De Luca: il sospetto è che l’azienda possa avere interrato altri scarti di lavorazione riconducibili alla propria attività di bulloneria quali idrocarburi, olii e acque reflue provocando l’inquinamento del suolo e delle falde acquifere.

L’ipotesi che ha dato il via all’indagine sui rifiuti pericolosi è che l’azienda, che si occupava di realizzare materiali in metallo per le ferrovie, possa aver interrato gli scarti di lavorazione e gettato olii esausti e acque reflue senza i necessari accorgimenti per evitare l’inquinamento del suolo e delle falde acquifere. L’area era stata già oggetto di verifiche attraverso un magnetometro.

L’area, che è stata posta sotto sequestro dalla polizia giudiziaria, sarà oggetto di ulteriori campionamenti  per verificare se si tratta di un sito contaminato.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Inquinamento in un terreno a Sezze Scalo, si scava alla ricerca di rifiuti tossici

LatinaToday è in caricamento