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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Terracina

Omicidio del boss Marino, vertice tra il Prefetto e le forze dell'ordine

Confronto in Prefettura sulla situazione della sicurezza pubblica a Terracina: D'Acunto chiede il rafforzamento dei servizi di vigilanza sul territorio. Intanto a Scampia si riapre la faida

Il tremendo agguato al boss Gaetano Marino consumato in pieno giorno sul lungomare di Terracina non poteva non turbare l'opinione pubblica e creare qualche timore nei cittadini e nei villeggianti. A cinque giorni dall'accaduto il prefetto di Latina Antonio D'Acunto ha perciò voluto fare un punto della situazione sulle indagini e ragionare sulla situazione dell'ordine pubblico.

Questa mattina il prefetto ha perciò incontrato il sindaco di Terracina Nicola Procaccini, il questore di Latina Alberto Intini e i comandanti provinciali dei carabinieri e della Guardia di Finanza.

“Nel corso dell'incontro è stata svolta un'analisi del grave episodio dell'omicidio di Gaetano Marino – si legge in una nota diffusa dal gabinetto della Prefettura di Latina – riconducibile a gruppi criminali della camorra campana operanti nella zona di Secondigliano. Sul delitto sono in corso serrate indagini della Polizia di Stato coordinate dall'autorità giudiziaria”.

Il vertice è servito anche per effettuare una disamina della situazione dell'ordine e della sicurezza pubblica nel territorio di Terracina.

“Il Prefetto - conclude la nota diffusa dal palazzo del governo - ha chiesto il rafforzamento dei servizi di vigilanza del territorio, in funzione specifica di prevenzione, volto a garantire il sereno svolgimento della vita civile”.

NUOVO AGGUATO A SCAMPIA, FORSE COLLEGATO ALL'OMICIDIO MARINO. Intanto alla periferia di Napoli si torna a sparare: il bilancio della mattanza di Scampia, iniziata ormai nel lontano 2004 tra gli uomini del clan Di Lauro e i cosiddetti 'scissionisti', diventa sempre più pesante. Nell'ultimo agguato di ieri sera i sicari hanno ucciso Gennaro Ricci, 36 anni e altre due persone sono rimaste ferite. Si tratta di Salvatore Piedimonte, 21 anni, di Giugliano (Napoli) e Vincenzo Lasorte, 25 anni, residente a via Stadera, a Napoli, che forse si trovavano in zona per caso. Ricci è stato raggiunto dai killer nei pressi della 'Vela Celeste', in viale della Resistenza, non lontano dalla sua abitazione.

Per lui non c'é stato nulla da fare: è morto all'istante. Piedimonte e Lasorte, invece, sono stati soccorsi e portati al 'Cardarelli' e al 'San Giovanni Bosco'. Le loro condizioni non sono gravi: guariranno in pochi giorni. A terra una lunga scia di sangue e le tracce di una frenata. Forse i killer sono giunti a bordo di una macchina ma la dinamica deve essere ancora ricostruita con precisione. Hanno sparato con due diverse pistole. Ora tocca agli agenti della squadra mobile di Napoli mettere insieme i tasselli e capire chi abbia deciso la morte di Ricci.

Rispetto agli anni passati ora in campo c'é anche il cosiddetto gruppo dei "Girati", ovvero alcuni esponenti del gruppo degli "scissionisti" che stanno tentando di mettersi in proprio per il controllo del business del droga. L'agguato di ieri sera potrebbe essere legato all'omicidio di Gaetano Marino.

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