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Cronaca Cisterna di Latina

Il cellulare si rompe, simula una rapina per avere i soldi dell’assicurazione. Denunciato

Dopo che il telefono si era rotto ha inscenato la rapina al fine di ottenere un risarcimento dalla compagnia di assicurazione; somma che aveva già incassato quando è stato scoperto dagli agenti. I fatti a Cisterna

Per avere i soldi dell’assicurazione dopo che il cellulare si era rotto aveva simulato una rapina: incastrato dalla polizia un giovane è stato denunciato a Cisterna. 

I fatti risalgono allo scorso mese di agosto quando una coppia di ragazzi di Cisterna si è presentata presso il locale commissariato per per denunciare di avere appena subito una rapina. 

Agli agenti i due hanno raccontato che mentre erano intenti a gettare i rifiuti in un cassonetto, due persone straniere, di etnia indiana, avevano afferrato il ragazzo alle spalle strappandogli violentemente di mano il telefono cellulare, del valore di circa 800 euro, e si erano dati precipitosamente alla fuga.

Come era già accaduto qualche mese prima in un analogo episodio, gli operatori hanno notato un certo disagio da parte dei due giovani nel rispondere alle domande di dettaglio che venivano fatte loro al fine di chiarire bene tutti i punti della dinamica della rapina; nonostante ciò sono state espletate tutte le attività necessarie a risalire agli autori.  

“A seguito di autorizzazione dell’autorità Giudiziaria - spiegano dalla polizia -, infatti venivano richiesti i tabulati telefonici ai gestori di rete della scheda inserita nel cellulare e dal loro esame emergevano evidenti discrepanze circa l’uso del telefono rispetto a quanto dichiarato dai rapinati agli agenti del commissariato”.

Per questo il ragazzo è stato di nuovo ascoltato e dopo aver fornito spiegazioni poco conviventi rispondendo alle domande, e davanti all’incalzare degli investigatori ha ammesso di avere simulato la rapina al fine di ottenere un risarcimento dalla compagnia di assicurazione dopo che il telefono si era rotto; somma che di fatto aveva già incassato. 

Successivamente accompagnava i poliziotti  davanti ad un tombino dove un mese prima aveva gettato il cellulare che effettivamente veniva ritrovato. 

Il ragazzo è stato denunciato per simulazione, falso ideologico e truffa ai danni della compagni di assicurazione.

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