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Cronaca

Latina per Gaza, Sciaudone: “Un dramma senza fine”

Si è svolto nel pomeriggio il sit in per la Palestina, in lutto per le centinaia di persone morte in questi giorni, in una Piazza del Popolo che avrebbe meritato di certo miglior cornice

Una bandiera della pace apposta sotto un albero di Natale. È la cartolina proveniente da Latina, in un ordinario pomeriggio invernale. Ordinario solo per chi, come noi, non deve preoccuparsi di fuggire, al riparo da qualche attacco aereo in procinto di materializzarsi da un momento all’altro. Due simboli, un solo auspicio: che la guerra in Israele possa cessare così, come per magia; un desiderio da riporre sotto l’albero di Natale magari. La realtà è ben diversa. La realtà dice che a migliaia di chilometri di distanza si deve lottare, ogni giorno, per rivendicare il semplice diritto all’esistenza.

IL DRAMMA DI UN POPOLO – La manifestazione odierna è stata organizzata dal movimento Sinistra e libertà, capeggiato da uno dei suoi leader Sergio Sciaudone. È lui che ci illustra più da vicino la situazione vissuta dal popolo palestinese falcidiato dai raid aerei israeliani: “Si sta consumando il dramma di un popolo – ha commentato – e non si prevede un miglioramento nel medio lungo periodo visto che la Comunità internazionale brancola nell’immobilità, ostaggio dei veti imposti dagli Usa e irrisa dalle violazioni di risoluzioni sui diritti umani perpetrate da Israele”. Proprio di dramma si deve parlare. Basti pensare a un popolo che sta vedendo crescere generazioni di figli in guerra, drammatica tradizione che si sta tramandando di padre in figlio. “Come continuare a vivere in un mondo che non vede mai la pace? – ha aggiunto Sergio Sciaudone –. Morire, alla fine significherebbe solamente uscire da un incubo”. Una cruda (quanto saggia) verità.

Latina per Gaza, sit in in piazza del Popolo

TRA IL NILO E L’EUFRATE – Stando alla simbologia, le due strisce azzurre orizzontali che circondano la stella di David (al centro della bandiera d’Israele) rappresentano i fiumi Nilo ed Eufrate, ovvero i due confini naturali entro i quali Israele cercherà di dirottare la sua espansione. Che sia verità o semplice leggenda nessuno può dirlo. Intanto sono le bocche da fuoco a parlare e l’intero medio oriente “divampa”, presagio di un lungo e fosco periodo d’instabilità in tutta la zona geopolitica.

FARE INFORMAZIONE – Fare informazione a questo puto diventa cruciale per non sviare le coscienze. Per divulgare il dramma, e perché alla fine si è umani e non si riesce a rimanere impassibili. “I mass media italiani non dicono tutta la verità, e bisogna affidarsi al web per saperne di più – ha aggiunto Sciaudone -. Ci sono poteri forti in gioco a offuscare lo strazio vissuto dal popolo palestinese ogni giorno ”.

LATINA RISPONDE? – Oggi Piazza del Popolo avrebbe potuto fare di più. Ben pochi i cittadini accorsi (soprattutto ragazzi), mentre considerevole rispetto al totale era la percentuale di arabi, specchio della folta comunità insediatasi qui a Latina. “Mi aspettavo una piazza più numerosa – ha commentato Sciaudone – ma Latina ha di questi problemi: è una città che non risponde ad alcuno stimolo civile. È un caso a se, non per niente siamo classificati come popolazione a basso tasso di reattività”.

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