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Cronaca

Siti industriali dismessi, completato il censimento della Provincia

L'assessore D'Arco: "Si tratta di uno straordinario patrimonio economico e sociale che non può essere abbandonato o peggio lasciato ancora nelle mire della speculazione fondiaria"

La Provincia di Latina ha completato il Censimento e la Catalogazione dei principali siti industriali dismessi presenti sul territorio. I risultati dello studio, effettuato dall’Università di Latina e dal Consorzio Interuniversitario di Economia Industriale sono stati raccolti in una pubblicazione e inserti in una piattaforma telematica, che sarà a breve messa in rete e collegata con i maggiori siti WEB operanti nel mercato dei siti destinati alle attività produttive e industriali in Italia e all’estero.

Soddisfazione per il prgetto da parte dell’assessore D’Arco secondo il quale i siti industriali dismessi cono “uno straordinario patrimonio economico e sociale che non possiamo lasciare in abbandono o peggio ancora nelle mire della speculazione fondiaria. Sarebbe un danno grave e inaccettabile sia sul piano economico che storico e sociale. Da qui l’esigenza e il dovere delle istituzioni di mettere in campo tutte le azioni possibili per tutelare, recuperare e valorizzare ai fini produttivi i tanti siti dismessi ”.

Esempi concreti della rivalutazione dei siti dismessi sono l’Ex Miralanza di Pontinia, il recupero delle Sieci di Minturno , la riqualificazione del Consorzio Industriale Sud Pontino relativi alle antiche Fornaci di Spigno Saturnia e dell’Area ex Agip di Gaeta, nonché, agli interventi programmati dal Comune di Cisterna per l’ex fabbrica Circeo Filati ed il progetto per l’ex Svar in fase di definizione da parte del Comune di Latina.

“Si tratta ora – continua D’Arco-  di rendere effettivamente accessibile e facilmente fruibile gli attuali opifici industriali verso le nuove iniziative imprenditoriali che siano intimamente connesse alle peculiarità ambientali ed alle esigenze dei nostri sistemi produttivi locali. Per questo abbiamo attivato un apposito Gruppo di Lavoro, formato dai rappresentanti sindacali e imprenditoriali con l’ausilio tecnico-scientifico del coordinatore del progetto, il professor Bernardino Quattrociocchi, i quali si occuperanno di valutare le manifestazioni d’interesse imprenditoriali, di velocizzare le procedure autorizzative e di assistere gli stessi operatori economici per l’accesso agli incentivi finanziari previsti dalle normative regionali, statali ed europee.

“Il nostro progetto - continua D’Arco - non si muove nel deserto ma si inserisce coerentemente su alcuni importanti indirizzi programmatici e finanziari già avviati sia dalla Regione Lazio che dall’Unione europea. In tale scenario ho trasmesso l’intero progetto alla Presidente Polverini, agli assessori regionali competenti ed a tutti i consiglieri regionali eletti in provincia di Latina, chiedendo a tutti loro un preciso impegno diretto della Regione Lazio, attivando al più presto le risorse rese disponibili dai Fondi Strutturali europei. Credo che come Provincia stiamo facendo la nostra parte e mi auguro adesso che non venga il necessario supporto finanziario di propria competenza della Regione Lazio”.
 

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