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Cronaca

Smart City, l’obiettivo: Latina sempre più “città intelligente”

L'intervento del consigliere comunale Patarini, tra i primi forti sostenitori del progetto: "Politica, università, economia e cittadinanza insieme per un unico obiettivo: Latina Smart City"

Si fa sempre più concreto il progetto per Latina di diventare una “città intelligente”, con il capoluogo pontino contesto operativo del Bando Smart City.

“Non posso che essere soddisfatto per le cinque progettualità che vedono il Comune di Latina contesto operativo per il bando MIUR 'Smart City',  dove dietro c’è stato  un lavoro silenzioso, di relazione, organizzativo” ha commentato il consigliere comunale Maurizio Patarini, tra i primi forti sostenitori del progetto nel capoluogo pontino.

“Ora tocca alla città dimostrare di voler diventare una 'comunità intelligente' che vuole vivere in una 'Smart City',  mentre la politica locale dimostri solidità e comunione d’intenti nel conseguire questo ambizioso traguardo.  L’iter intrapreso dal Comune di Latina è frutto sì di una mia intuizione, scaturita in una mozione di Consiglio Comunale, ma  che ha visto sin da subito il riconoscimento da parte del sindaco Di Giorgi e di tutta la maggioranza, supportando l’iniziativa. Un’opportunità come questa non capita sempre, o la cogliamo adesso o rischiamo di non coglierla più”.

“Personalmente ho messo in discussione la mia posizione in Consiglio comunale esponendomi a critiche feroci, con un  l’unico scopo di far dotare la città di Latina di infrastrutture moderne ed innovative senza far spendere soldi pubblici – ha proseguito Patarini -. Una PA che manifesta la volontà politica di trasformarsi in una 'Smart City' si impegna ad agire come contesto operativo per la sperimentazione di soluzioni di ricerca e sviluppo, elaborate da università e grandi operatori privati nazionali ed internazionali per fornire servizi alla cittadinanza. Queste aziende verranno ad investire le loro conoscenze su di un territorio nella misura in cui sarà in grado di dimostrarsi capace nel facilitare questo processo. Fino ad ora non abbiamo sbagliato nulla, facendoci trovare pronti con atti amministrativi appropriati e tempestivi,  presenza nei luoghi opportuni e deputati, vedi l’osservatorio ANCI Smart city, la qualità delle proposte pervenute  ha fatto il resto”.

“Fatto sta che sono cinque le sperimentazioni ammissibili che vedono la città di Latina contesto operativo. Questo meccanismo, non solo ci consentirà di ammodernare i servizi, grazie alle reti , ma permette lo sviluppo di nuova occupazione e nascita di nuove aziende (startup innovative) negl’ambiti d’intervento che sono: Edilizia Sostenibile, Digitalizzazione, Salute, invecchiamento della società  e Sicurezza. Un altro aspetto è legato al rilancio del mondo Universitario nel territorio pontino,  ruolo di primo piano nel contesto “Smart City” proponendosi come incubatore di conoscenza  e “fucina” di professionalità”.

Un auspicio, quindi, guardando al futuro: “la politica sia punto d’equilibrio con visione d’insieme, lasci da parte l’animo litigioso e si concentri  su di una opportunità, forse l’ultima per il nostro territorio. Io ci credo e continuerò nella mia azione propulsiva che spinge a strutturarsi meglio – conclude Patarini -, sia in ambito locale che regionale, fin’anche a proporre l’istituzione di un assessorato regionale all’innovazione che raccolga in una programmazione quadro l’approccio Smart City”.

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