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Cronaca

Soppressione della Provincia di Latina, il no del sindaco Di Giorgi

Il primo cittadino invita tutte le istituzioni ad un'azione congiunta al fine di scongiurare il rischio della soppressione della provincia pontina e il suo accorpamento con quella di Frosinone

Scia di reazione a seguito della diffusione della notizia del rischio di soppressione della Provincia di Latina.

Il decreto legge su cui sta lavorando il ministero della Pubblica Amministrazione pone infatti tre parametri affinchè le provincie non vengano soppresse: un minimo di 350mila abitanti, una superficie non inferiore ai 3mila chilometri quadrati e un minimo di 50 comuni al suo interno. Di fatto di questi tre requisiti la Provincia di Latina rispetta solo quello della popolazione.

Durante la conferenza dei sindaci che è stata indetta oggi dal sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, in tema di giustizia, per discutere della possibile chiusura delle sedi decentrate dei tribunali di Gaeta e Terracina, lo stesso primo cittadino del capoluogo è voluto intervenire sul rischio soppressione della Provincia invocando un'azione congiunta e forte da parte di tutte le istituzioni politiche del territorio al fine di evitare che ciò accada e di evitare l'ipotizzato accorpamento con quella di Frosinone.

"Mi farò promotore presso tutti i parlamentari nazionali e regionali della provincia di Latina - afferma il sindaco Di Giorgi - di un'azione forte per salvaguardare le prerogative del nostro territorio. La proposta presentata dal Ministro Patroni Griffi circa il riordino delle Province, prevede l'adozione di tre criteri di razionalizzazione in base ai quali la Provincia di Latina andrebbe a perdere la sua identità territoriale per essere accorpata alla Provincia di Frosinone".

"In base a tali criteri individuati dal Governo, per il tramite del Ministro, solo le attuali Province che possiedono tali numeri conserverebbero la loro identità mentre le altre sarebbero destinate a scomparire o ad essere accorpate ad altre. Nel caso della Provincia di Latina - continua il primo cittadino Di Giorgi - risulta soddisfatto solo il primo criterio ma è di tutta evidenza che gli elementi discrezionali proposti dal Governo risultano non condivisibili e paradossali, portando alla scomparsa di Province, come Latina, che nel Lazio è la seconda, dopo Roma, per numero di abitanti".

"L'unico criterio valido, in sostanza, in grado di evitare conseguenze dannose e paradossali sull'intero sistema delle Province è quello della popolazione. Su questo chiederò anche la convergenza di tutti i sindaci pontini per un'azione comune che non può che partire dal capoluogo. La nostra realtà territoriale ha una sua precisa identità e soprattutto rappresenta un nucleo economico-sociale di alto livello in grado di raccogliere e soddisfare le esigenze di oltre 500mila abitanti. Per questo ritengo importante una convergenza di tutte le forze politiche e istituzionali della provincia per evitare un provvedimento dalla conseguenze disastrose".

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