Nuove misure di prevenzione per i Ciarelli, aumenta la sorveglianza
Destinatari dei provvedimenti alcuni membri del noto clan; disposta la sorveglianza speciale per madre, padre e figlio
Nuovi provvedimenti preventivi nei confronti di alcuni membri della famiglia Ciarelli, che arrivano dopo le numerose confische degli ultimi anni. Destinatari dei provvedimenti sono Carmine Ciarelli, suo figlio Pasquale e Rosaria, convivente del primo e madre del secondo.
L’Ufficio Misure di Prevenzione della Questura di Latina, dopo i recenti arresti, ha avanzato una nuova richiesta di applicazione della sorveglianza speciale “che ha trovato riscontro in nuovi e gravi fatti delinquenziali” che hanno determinato il Tribunale ad accogliere le istanze ed a emettere nuovi provvedimenti preventivi.
Come spiegano dalla Questura, il "gruppo di etnia zingara" stanziale a Latina “si caratterizza per aver aderito completamente alla 'sottocultura' tipica delle loro origini di 'vivere con i proventi di attività illecite e del delinquere in genere'”.
Nei confronti del capofamiglia, il 46enne Carmine Ciarelli, il Collegio penale ha aggravato la sorveglianza speciale aumentandone la durata fino a 5 anni; “nonostante i provvedimenti, afflitivi decretati proprio per porre fine alla sua escalation delinquenziale – spiegano dalla Questura - non ha mostrato alcun ravvedimento, continuando a porre in essere comportamenti criminosi anche di particolare gravità tra i quali estorsioni lesioni, rapina e traffico di sostanze stupefacenti”.
Sorveglianza speciale anche per il figlio di Carmine, Pasquale di 29 anni perché “nonostante già gravato da sorveglianza speciale, ha continuato a delinquere e a commettere reati tra i quali estorsioni, percosse, lesioni, varie inottemperanze agli obblighi imposti”. Inoltre, continuano sempre dalla Questura, è stato “colpito dall’ordine di custodia cautelare eseguita nell’aprile dell’anno scorso per i reati di associazione per delinquere, omicidio doloso, rapina, porto abusivo di armi in luogo pubblico, estorsione, usura, addestramento all’uso delle armi, esplosivi e gas”.
Infine anche per Rosaria De Rosa è prevista la sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno per 5 anni; anche lei è stata “arrestata nell’ambito dello stesso procedimento perché ritenuta tra i membri 'promotori, capi ed organizzatori dell’organizzazione criminale' (accusata di essere dedita ai reati di estorsioni, usura, rapina, sequestro di persona, omicidi, tentati omicidi, ed altro)”.
Per ora tutti e tre sono in carcere, per questo la sorveglianza sarà eseguita al momento in cui torneranno in libertà.