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Cronaca Minturno

Spari in pizzeria a Scauri, secondo arresto: preso anche il fratello dell’aggressore

Le indagini dei carabinieri sulla sparatoria di ieri nel locale sul lungomare di Scauri hanno portato all'arresto del fratello del 39enne in manette poco dopo i fatti e accusato di aver gambizzato il titolare

Secondo arresto dei carabinieri dopo la sparatoria all’interno della pizzeria La Nueva Moet a Scauri. A finire in manette anche il fratello del 39enne arrestato ieri sera nell’immediato dopo la gambizzazione del titolare del locale.

I FATTI - L’allarme è scattato nel pomeriggio di ieri intorno alle 18.40 quando alcuni cittadini hanno chiamato il 112 dopo aver sentito colpi di arma da fuoco provenire dall’interno del locale sul lungomare della frazione di Minturno.

Giunti sul posto i carabinieri della Compagnia di Formia hanno trovato la vittima, il 29enne titolare dell’attività Massimo Flauto, ferito ad una gamba che urlava per i dolori. Sono state proprio le sue dichiarazioni ad indirizzare le ricerche dei militari che poco dopo sono riusciti a rintracciare l’aggressore, il 39enne G. B., nei pressi della pizzeria mentre, ancora con l’arma in pugno, cercava di fuggire facendo perdere le sue tracce.

Fuga resa vana dunque dall’immediato intervento dei carabinieri che lo hanno bloccato, non senza difficoltà, dopo una breve colluttazione. Sequestrata anche la pistola usata per l’agguato, una Beretta calibro 7,65 risultata rubata a Roma nel 1975.

SECONDO ARRESTO - Ma le indagini e gli accertamenti degli uomini della Compagnia di Formia diretti dal capitano Giovanni De Nuzzo sono andati avanti permettendo di arrivare ad un secondo uomo coinvolto nell’aggressione di ieri pomeriggio. Si tratta del fratello di G. B. - C. B di 35 anni - che nel tardo pomeriggio di ieri ha accompagnato il 39enne all’esterno della pizzeria.

A lui, rintracciato nell'abitazione di un terzo fratello, i militari sono arrivati grazie alle dichiarazioni dei testimoni ma anche attraverso le immagini delle telecamere di videosrveglianza del locale che hanno permesso di chiarire quanto accaduto.

Per i due fratelli arrestati, entrambi di origini campane e già noti alle forze dell’ordine per reati in materia di stupefacenti, armi, furti e rapine, l’accusa è di tentato omicidio; entrambi, dopo le formalità di rito sono starti tradotti nel carcere di Cassino a disposizione dell’autorità giudiziaria.

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