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Martedì, 16 Aprile 2024
Cronaca Aprilia

Strage di Capaci, 20 anni dopo: la commemorazione di Aprilia

Tra le iniziative per il ricordo della morte di Falcone in scena al teatro Europa "La Cantata": la storia di un professore che, davanti ad una classe immaginaria, racconta di mafia

Entrano nel vivo le celebrazioni per il XX anniversario della strage di Capaci nel comune di Aprilia.

L’amministrazione ha indetto una serie di manifestazioni che si stanno svolgendo in tutto il corso di questa settimana. E proprio oggi nel giorno della ricorrenza di quella giornata maledetta durante la quale vennero assassinati il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e tutta la sua scorta, al teatro Europa andrà in scena la “Cantata” il celebre monologo che grazie all’associazione Ribalta Teatro è ormai un appuntamento tradizionale in città per commemorare il giudice palermitano che ha sacrificato la sua vita in nome della lotta alla mafia.

Lo spettacolo, rappresentato a partire dalle 21, racconta la storia di un professore che, davanti ad una classe immaginaria, racconta di mafia, aiutandosi con delle musiche originali composte da Marco Schiavoni e Luigi Parravicini, e molte immagini e diapositive tratte da lavori di Giuseppe Tornatore, oltre a filmati originali riprese dai telegiornali dell'epoca dei fatti narrati.

Domani pomeriggio, poi, dalle 17 presso l’auditorium dell’istituto superiore Rosselli, si terrà una lettura pubblica a più voci del libro “Una storia che ha fatto storia”, realizzato nel 1992 dagli studenti della scuola media Gramsci di allora, e dedicato alla memoria del giudice Paolo Borsellino, caduto il 19 luglio di quell’anno insieme alla sua scorta nell’attentato di via Mariano D’Amelio.

Lo scorso lunedì 21 maggio è stata anche inaugurata la mostra “Le loro idee sulle nostre gambe”, mentre nel corso degli altri giorni gli studenti della scuola Rosselli stanno partecipando ad una serie di incontri e di dibattiti.

Infine, sabato 26 maggio, alle ore 18 presso la sala Manzù della biblioteca comunale, nell’ambito della decima edizione di “Arte in Classe”, sarà infine esposta in memoria dei magistrati vittime della mafia l’opera “I martiri della giustizia”, un olio su tela realizzato dal maestro Francesco Guadagnuolo. Il quadro dell’artista nisseno dedica un pensiero commosso ai magistrati Agostino Pianta, Pietro Scaglione, Cesare Terranova, Gaetano Costa, Giangiacomo Ciaccio Montalto, Rocco Chinnici, Alberto Giacomelli, Antonino Saetta, Rosario Angelo Livatino, Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.

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