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Cronaca Ponza

Pesca, il no del Tar: vietato l'uso congiunto di ferrettara e palangaro

Il tribunale respinge il ricorso di alcune ditte di pescatori e del Comune di Ponza e dà ragione al ministero delle Politiche agricole, che varò il divieto di compresenza dei due strumenti

Avevano ottenuto la sospensione del divieto, ma ora i pescatori di Ponza dovranno tornare a scegliere tra la ferrettara e il palangaro. Così ha deciso il Tar del Lazio, che ha confermato la validità del decreto emanato nel luglio scorso dal ministero delle Politiche agricole per vietare la presenza sulle imbarcazioni di pesca di entrambe le strumentazioni.

Il divieto era stato posto per evitare che l'Italia subisse l'attivazione di una seconda procedura di infrazione per l'inottemperanza di una sentenza della Corte di Giustizia del 2009. Ma alcune ditte di pesca di Ponza avevano fatto ricorso contro il decreto. E l'amministrazione del comune isolano si era accodata. Il Tar, in sede di analisi della richiesta di sospensiva, aveva dato loro ragione.

Nel merito, però, la situazione si è ribaltata. I giudici del Tar hanno rilevato la fondatezza dei contenuti del decreto, con cui vengono recepite le direttive comunitarie sul divieto di utilizzo di reti derivante, come la ferrattara, con la quale non è possibile pescare, ad esempio, il pesce spada. Per aggirare il divieto, allora, in molti casi viene utilizzata assieme al palangaro, un sistema di ami collegato a una trave, ma che richiede molto più tempo per catturare i pesci.

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