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Cronaca

Teatro chiuso, tavolo in Provincia: “Auditorium del Classico? Strada non percorribile”

Ieri il tavolo tecnico in Provincia dopo le richieste da parte delle associazioni che operano nel settore degli spettacoli teatrali per discutere dell’eventuale utilizzo dell’auditorium di viale Mazzini per le loro attività

Una strada che non può essere percorsa quella dell’Auditorium del Liceo Classico da utilizzare in maniere temporanea dopo la chiusura dei teatri D’Annunzio e Cafaro.

E’ quanto emerso dal tavolo tecnico che si è unito ieri mattina in Provincia e convocato dal presidente Eleonora Della Penna in seguito alle richieste pervenute dalle associazioni che operano nel settore degli spettacoli teatrali, per discutere dell’eventuale utilizzo dell’auditorium di viale Mazzini per le loro attività. 
All’incontro erano presenti la preside del Liceo Classico, professoressa Giovanna Bellardini, i consiglieri regionali Enrico Forte e Rosa Giancola e il dirigente del settore scuola della Provincia di Latina, dottor Francesco Carissimo.

Il presidente Della Penna nel corso del suo intervento ha reso noti i dettagli di una relazione redatta dall’ufficio tecnico dell’ente di via Costa circa l’eventuale adeguamento dal punto di vista normativo dell’auditorium del Liceo Classico che andrebbe riadattato per ospitare eventi e intere stagioni teatrali che prevedono la partecipazione di numerosi spettatori esterni all’istituto.

“L’adeguamento della struttura – ha affermato il presidente Della Penna nel corso del suo intervento – comporterebbe un investimento di diverse centinaia di migliaia di euro che, ovviamente, con i tagli dovuti alla legge 56 e la necessità di dare risposte alle esigenze di tutte le scuole della Provincia con somme decisamente esigue, non possiamo permetterci di investire. Come ente, pur volendo venire incontro alle richieste del territorio, non abbiamo altre strutture a disposizione su cui discutere.

Resta comunque ferma la volontà, così come ci hanno chiesto le associazioni del capoluogo e gli stessi consiglieri regionali, di fare la nostra parte anche nel dibattito in corso in questi giorni circa la necessità di trovare una soluzione che salvaguardi un servizio, quello offerto appunto dalle compagnie teatrali, comunque importante per il territorio e, come nel caso del teatro per i ragazzi, per le scuole dell’intera provincia”.

I CONSIGLIERI REGIONALI FORTE E GIANCOLA - “Il problema della fruizione degli spazi culturali a Latina rischia di assumere i toni di una vera e propria emergenza.  Famiglie, giovani artisti, scolaresche, operatori culturali: sono sopratutto loro i soggetti danneggiati dall’interdizione del Palazzo del Cultura. Occorre dunque una decisione celere per consentire la riapertura dei teatri, visto che le alternative in campo (come l’auditorium del liceo Classico oppure una tensostruttura) ad oggi non sembrano praticabili perché troppo onerose e comunque non risolutive” hanno commentato i due consiglieri regionali Forte e Giancola.

“Pensiamo che si debba fare il possibile per garantire lo svolgimento delle attività culturali a Latina - proseguono - e ribadiamo che si debba attivare una interlocuzione con il commissario prefettizio per attivare l’iter amministrativo e valutare la concreta possibilità di adeguare il D’Annunzio e il Cafaro alle norme di sicurezza oggi mancanti. Esiste, per quanto è a nostra conoscenza, la possibilità di abbassare la cosiddetta ‘soglia di rischio’ delle sale teatrali, attraverso un uso limitato delle stesse,  ottemperando a prescrizioni  meno onerose e confidando  così in una deroga da parte dell’amministrazione comunale. In sintesi, non sarebbe necessario adeguare l’intero immobile ( operazione dai costi insostenibili) ma solo una parte per consentirne  intanto l’uso ad un minor numero di persone o spettatori.

Sarebbe salvaguardata così l’attività  delle associazioni e degli operatori culturali. Operando in tal senso, la Regione può valutare un intervento diretto. Chiediamo al commissario prefettizio - concludono i due consiglieri regionali - una assunzione di responsabilità, e la possibilità di valutare l'utilizzo di altri spazi comunali come il Ponchielli ed il Moderno. Dobbiamo, tutti insieme, salvare sia l'esperienza del Teatro Ragazzi sia la stagione teatrale”.

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