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Cronaca

Fallimento 'Circe': una condanna, un'assoluzione e sei rinvii a giudizio

L'udienza a carico dei professionisti accusati di turbata libertà degli incanti. Due anni a Roberto Manenti, assoluzione per Buttafuoco

Si è chiusa con una condanna, un’assoluzione e sei rinvii a giudizio l’udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Latina Giorgia Castriota per la vicenda del fallimento della società ‘Circe’ e l’acquisizione dell’hotel ‘Il Guscio’ di Terracina. Per quanto riguarda la posizione dei due indagati che avevano chiesto di essere giudicati con il rito abbreviato Luigi Buttafuoco, assistito dagli avvocati Francesca Roccato e Claudio De Felice, è stato assolto perché il fatto non sussiste così come richiesto dai pubblici ministeri Giuseppe Bontempo e Claudio De Lazzaro mentre Roberto Manenti, difeso dall’avvocato Silvia Bonomo, è stato condannato a due anni con la sospensione condizionale della pena. Anche in questo caso la sentenza ha rispettato in pieno la richiesta dell’accusa.

Il gup ha invece disposto il rinvio a giudizio per i commercialisti Alberto Palliccia, Aldo Manenti, Simone Manenti, Massimo Mastrogiacomo, l’avvocato Luca Pietrosanti e la moglie di quest’ultimo, Simona Vescovo, assistiti dagli avvocati Luca Giudetti, Renato Archidiacono, Tommaso Pietrocarlo, Leone Zeppieri. Le accuse nei loro confronti sono, a vario titolo, turbata libertà di scelta del contraente nell’ambito di procedure fallimentari, trasferimento fraudolento di valori e reimpiego di denaro, beni o altre utilità di provenienza illecita. 

Dovranno comparire tutti davanti al primo collegio penale presieduto da Gian Luca Soana il 4 ottobre del prossimo anno.

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