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Cronaca Terracina

Minacce alla polizia e propaganda nazista, l'accusa chiede tre anni di carcere

Processo con rito abbreviato per Leonardo Cirillo e Andrea Sicignano, arrestati a Terracina con materiale razzista e volantini contro la polizia

Rischiano tre anni di carcere ciascuno Leonardo Cirillo e Andrea Sicignano, i due 21enni di Fondi e Terracina finiti in carcere a giugno dello scorso anno con le accuse di fabbricazione e possesso di materiale esplodente, minaccia grave nei confronti di appartenenti alla Polizia di Stato, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione raziale, etnica e religiosa.

I ragazzi sono comparsi questa mattina davanti al giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina Mario La Rosa per il processo con rito abbreviato come richiesto dalla difesa, rappresentata dagli avvocati Giuseppe Lauretti e Pasquale Cardillo Cupo. Il pubblico ministero Claudio De Lazzaro al termine della sua requisitoria ha chiesto per ciascuno una pena di tre anni di reclusione ma il gup ha rinviato la sentenza per poter approfondire alcuni aspetti della vicenda e per una eventuale riqualificazione dei reati. Le indagini a loro carico condotte dalla Digos erano partite il seguito al ritrovato su una vettura della polizia di Stato parcheggiata all’esterno del Commissariato di Terracina di un volantino dal contenuto minatorio, nel quale una persona incappucciata tagliava la gola a un poliziotto in divisa sovrastato dalla scritta “Slaughter Pigs” ossia "Macelliamo i Maiali". Sul volantino erano presenti anche simboli esoterici riconducibili alla simbologia di una particolare associazione terroristica suprematista statunitense, che promuove ideologie nazifasciste e discriminatorie in tutto il mondo”. 

La successiva perquisizione aveva permesso di rinvenire a casa di entrambi varie armi da punta e taglio, materiale propagandistico delle ideologie neonaziste e razziste, nonché il materiale per confezionare un ordigno artigianale con potenzialità micidiali. Così erano scattate le manette.

Oggi il gup ha revocato gli obblighi di polizia giudiziaria a loro carico poi ha rinviato all’udienza del 6 aprile per la sentenza.

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