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Cronaca Terracina

Violenza sessuale di gruppo con filmato e ricatto: un accusato nega, l’altro non risponde

L’interrogatorio dei due giovanissimi arrestati a Terracina per gli abusi su una connazionale, mentre si cerca un terzo partecipante

Interrogatori di garanzia per i due indiani arrestati con l’accusa di violenza sessuale di gruppo ai danni di una connazionale, tentata estorsione e detenzione di materiale pedopornografico.

I fatti oggetto del provvedimento cautelare risalgono a maggio 2020, quando entrambi a Terracina abusarono sessualmente di una giovane connazionale, loro coetanea, che era promessa sposa di un altro ragazzo indiano. La vittima, temendo di essere ripudiata dal fidanzato, non ha però denunciato l'accaduto nella speranza di cancellare la violenza subita senza affrontare conseguenze. Ma a quel punto da parte dei due aggressori sono iniziate le richieste estorsive. I due infatti avevano ripreso alcune scene della violenza consumata e minacciavano di divulgarle e farle arrivare al fidanzato e alla famiglia. La vittima aveva addirittura tentato il suicidio. 

I ragazzi sono stati ascoltati dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Mario La Rosa ed hanno assunto un atteggiamento diverso. K.M., assistito dall’avvocato Maurizio Forte, ha scelto di rispondere alle domande ma ha negato di avere preso parte alla violenza ammettendo soltanto di conoscere il connazionale. P.S. invece, difeso dall’avvocato Valentina Quattrociocchi, ha deciso di avvalersi della facoltà di non rispondere.

Proseguono nel frattempo le ricerche di un terzo uomo che secondo gli investigatori era presente durante la violenza.

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