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Cronaca Centro / Viale Giuseppe Mazzini

Terrorismo, i ragazzi dei licei di Latina ricordano la Strage di Bologna

L'incontro venerdì 8 maggio al Liceo Classico di Latina; i ragazzi ascolteranno le storie di chi il dramma e la tragedia di quel 2 agosto 1980 lo ha vissuto da vicino. Tra gli ospiti anche Ugo Maria Tassinari

Il Liceo Classico ricorda la Strage di Bologna e lo fa con un incontro in cui i protagonisti saranno i ragazzi per discutere di una delle più gravi stragi terroristiche che sconvolse l’Italia quel 2 agosto 1980.

Quello che sembrava un sabato qualunque alla stazione ferroviaria di Bologna fu sconvolto dall’esplosione di una bomba che causò la morte di 85 persone mentre altre 200 rimasero ferite. Come esecutori materiali furono individuati alcuni militanti dell’estrema destra, appartenenti ai Nar, i Nuclei Armati Rivoluzionari, tra cui Giuseppe Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, che hanno sempre respinto l’accusa. Ma i mandanti di quell’azione restano tuttora sconosciuti così come le verità sulla strage.

L’INCONTRO - E di questo si parlerà venerdì 8 maggio al Classico di Latina con circa 300 studenti dei licei che incontreranno Anna Di Vittorio, che nello scoppio alla stazione perse il fratello Mauro, e Gian Carlo Calidori, al quale venne a mancare uno degli amici più cari, Sergio Secci.

A loro spetterà raccontare quei momenti drammatici e quanto accaduto e vissuto anche dopo; attraverso le loro drammatiche storie personali guideranno gli studenti indietro di trentacinque anni cercando di far capire loro anche quello che era il clima politico e sociale che allora si respirava e quali sono, ancora oggi, le conseguenze del più grave atto terroristico della storia italiana nel dopoguerra. A dialogare con loro, il giornalista Ugo Maria Tassinari.

“Per trovare una spiegazione al lutto che li aveva colpiti - si legge in una nota -, Anna e Gian Carlo cominciarono a frequentare l'Associazione familiari delle vittime della strage. Lì si sono conosciuti, si sono innamorati e nel 1983 si sono sposati. Nel 2008 le loro nozze d'argento hanno coinciso con il primo «giorno della memoria» dedicato ai caduti della lunga stagione del terrorismo. Una vittoria per Anna e Gian Carlo, che per il raggiungimento di quell’obiettivo avevano inondato di lettere alte cariche dello Stato e deputati d’ogni schieramento”.

IL PROGETTO - L’iniziativa è promossa dalla Regione Lazio attraverso il Progetto ABC Arte Bellezza Cultura nell’ambito di “Fuoriclasse” – Idee e Progetti per una scuola protagonista, in collaborazione con Assessorato alla Formazione, Ricerca, Scuola e Università della Regione Lazio.

Che cosa sanno i ragazzi che oggi hanno tra i 15 e i 18 atti cos’è accaduto in Italia 46 anni fa, tra la fine degli anni Sessanta e larga parte degli anni Ottanta? Un periodo tragico per il Paese - prosegue la nota -. Sono i cosiddetti “anni di piombo” per via dell’elevato numero di azioni terroristiche di matrice politica, per la quantità di pallottole sparate e di vittime. Magistrati, politici, giornalisti, gente comune. L’iniziativa Il terrorismo raccontato ai ragazzi si prefigge di ripercorrere sul filo della memoria le storie e le idee di quegli uomini, messe a tacere con le armi. Il progetto rappresenta un tentativo di fornire risposte alle frequenti domande che gli adulti – genitori o insegnanti – si sentono rivolgere dai propri figli o allievi e che di quegli anni sanno solo per sentito dire e, non sempre, in modo adeguato o corretto”.

I “Progetti per le scuole” s’articolano in sei filoni di approfondimento che hanno per oggetto: Il Bene e il Male. Moravia, Calvino, Sciascia, ovvero tre scrittori dai destini intrecciati tra differenze e somiglianze; Resistenza in lettere, ideali, dolore, passione negli ultimi scritti inviati ai famigliari dai ragazzi che tra il ’43 e il ‘44 venivano condannati a morte. Progetti nuovi che s’aggiungono agli sperimentati Cinema&Storia e Cinema&Società - al vertice del gradimento di studenti e insegnanti -, Il terrorismo raccontato ai ragazzi e Racconti in movimento. Immagini, suoni e social, sulle realtà di scuola, città e lavoro, tra ciò che ognuna di esse è o si vorrebbe che fosse.

Partecipano al progetto "Il terrorismo raccontato ai ragazzi" 32 scuole, 44 classi, 940 studenti di Roma e del territorio regionale

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