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Cronaca Aprilia

Traffico di rifiuti nella cava di Aprilia: il Comune si costituirà parte civile

Arrivano le dichiarazioni del sindaco Antonio Terra sull'operazione che ha scoperto lo sversamento di rifiuti tossici nella cava di via Corta: "Denaro sequestrato ai responsabili sia impiegato per la bonifica del sito"

L’amministrazione comunale di Aprilia intende costituirsi parte civile nel processo penale che seguirà a carico dei responsabili dello sversamento dei rifiuti nella cava di via Corta ad Aprilia.

Lo rende noto il sindaco Antonio Terra, che commenta l’operazione conclusa ieri dalle forze dell’ordine che ha portato all’emissione di 22 ordinanze cautelari a carico di altrettanti imprenditori coinvolti nel traffico illecito.

 “L’amministrazione comunale – dichiara il sindaco di Aprilia - nel condannare fermamente questo reato tra i più abietti e vergognosi che oggi si possano commettere, esprime sin da ora la volontà di costituirsi parte civile nel processo penale a carico degli autori di questo scempio ambientale. Apprese poi le parole del procuratore aggiunto della Repubblica di Roma Michele Prestipino, dalle quali è emerso anche l’avvenuto sequestro dei beni pari a circa quindici milioni di euro, auspichiamo fortemente che questi denari frutto di tali malefatte possano essere destinati a sostenere le spese per la necessaria e urgente bonifica del sito inquinato. Voglio esprimere, inoltre, anche a nome dell’amministrazione comunale e interpretando il pensiero della comunità apriliana, un sincero ringraziamento alla polizia stradale di Aprilia, alla Squadra Mobile di Latina, alla Procura della Repubblica e con essa alla Direzione Distrettuale Antimafia, per lo straordinario lavoro investigativo poi sfociato in questa importante operazione che nelle scorse ore ha messo fine a questa inaccettabile vicenda”.

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