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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Coralli e pesci tropicali importati illegalmente, erano diretti anche nella provincia pontina

Maxi sequestro da parte della Guardia di Finanza all'aeroporto di Fiumicino; stroncato un traffico da 250mila euro. Le specie protette erano destinate anche alla provincia di Latina

Era in parte destinato anche al mercato della provincia di Latina il maxi carico di coralli vivi e pesci tropicali sequestrato dalla Guardia di Finanza di Roma nei pressi dell’aeroporto di Fiumicino. Nello specifico, si tratta di quasi due tonnellate di coralli vivi duri del tipo Catalaphyllia, Euphyillia, Fungia, Scolymia, Welisophyllia e di oltre 25mila esemplari di pesci tropicali delle specie Acanthurus Leucosternon, Pomacantuhs Imperator, Heniochus Acuminatus, Lion Fish, Lysmatadebelius, per un valore commerciale totale di circa 250 mila euro. 

L’operazione, denominata “Acquarius” è stata condotta dalla Guardia di Finanza del comando provinciale di Roma e dal Servizio CITES del Corpo Forestale dello Stato, coordinati dal sostituto procuratore Mirko Piloni della Procura della Repubblica di Civitavecchia. 

L’indagine, spiegano le Fiamme Gialle in una nota, “è partita dal controllo di alcune spedizioni in arrivo dall’Indonesia e da Singapore apparentemente regolari, in quanto corredate dalla documentazione doganale e dalle certificazioni CITES necessarie per l’importazione nel territorio di San Marino. I pesci e i coralli, però, grazie alla compiacenza di un grossista di Monterotondo (RM), non sarebbero mai arrivati all’azienda di San Marino destinataria della spedizione, ma dirottati su tutto il territorio nazionale, in violazione delle procedure previste dalla normativa di settore italiana ed internazionale, tra cui la Convenzione di Washington che tutela le specie di flora e di fauna in via di estinzione, alle quali appartengono la maggior parte di quelle sequestrate”. 

Per questi motivi, i 6 presunti responsabili, compreso il titolare della società di vendita all’ingrosso di Monterotondo, sono stati denunciati, a vario titolo, per i reati di maltrattamento di animali, violazioni alle leggi e regolamenti inerenti l’importazione e commercializzazione di specie animali protette dalla Convezione di Washington, nonché contrabbando aggravato. 

I PARTICOLARI DELL’OPERAZIONE

Le indagini sulla documentazione contabile, di trasporto e veterinaria, hanno consentito di individuare i reali destinatari degli esemplari protetti, in particolare negozi di acquariologia in provincia di Ravenna, Latina, Roma, Frosinone, Pescara, L’Aquila, Campobasso, Napoli, Salerno, Potenza, Siracusa e Catania. 

“L’operazione ha permesso di evitare che migliaia di coralli e pesci tropicali vivi potessero essere acquistati da inconsapevoli acquirenti, soprattutto a ridosso del periodo natalizio, ignari della frode doganale alla base delle operazioni di vendita, nonché del grave maltrattamento subito dagli stessi esemplari, resi deboli dal lungo viaggio e dalle condizioni di trasporto, e pertanto maggiormente esposti a malattie o morte”. 

Tutti gli esemplari sono stati salvati e trasferiti in sicurezza presso l’Acquario di Livorno ed il Museo di Storia Naturale di Calci (PI), specializzati nella cura e sostentamento di questi animali. 

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