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Venerdì, 19 Aprile 2024
Gli arresti

Simulano un tamponamento e tentato di truffare una studentessa: ma il loro piano va in fumo

Arrestati per truffa due ragazzi di 23 e 24 anni di Ardea incastrati dai carabinieri

Dopo aver messo in scena un incidente avevano convinto una giovane studentessa a farsi consegnare oltre 200 euro come risarcimento, ma il loro piano è andato in fumo a causa dell’intervento dei carabinieri. Così per due giovani di origini siciliane ma residenti ad Ardea, 24 anni lui e 23 anni lei, sono scattati gli arresti perché gravemente indiziati di truffa.

L’attività è dei carabinieri della Stazione Roma Tor de' Cenci che nella mattinata di ieri, venerdì 14 gennaio, transitando in largo Lido Duranti hanno notato due auto procedere con andatura sospetta e hanno deciso di fermarle per eseguire una verifica.

A bordo della prima c’erano i due giovani mentre sul veicolo che seguiva hanno identificato una studentessa romana di 23 anni. Dai primi accertamenti, i militari hanno scoperto che i tre stavano recandosi presso uno sportello bancomat dove la studentessa avrebbe dovuto prelevare 150 euro da consegnare alla coppia come risarcimento di un fantomatico incidente avvenuto poco prima presso il polo universitario in via Alvaro del Portillo. Un incidente di cui cui però la studentessa non si era accorta.

I carabinieri, avendo sentore che potesse trattarsi di una messa in scena della coppia, hanno deciso di perquisire la loro auto, rinvenendo nel vano portaoggetti diversi sassi appuntiti e pastelli di cera di colore nero con cui avevano preventivamente simulato un danneggiamento sulla carrozzeria di colore bianco della controparte, convincendo la giovane, con tali artifizi, di sue responsabilità aiguardo di un tamponamento in realtà mai avvenuto.

Considerati anche i precedenti specifici dei due e acquisita la denuncia-querela della studentessa, i carabinieri li hanno arrestati e a quel punto la donna della coppia ha consegnato spontaneamente i 60 euro che aveva già ricevuto dalla vittima, a parziale risarcimento. I due ragazzi dopo l’arresto sono stati portati in caserma e trattenuti nelle camere di sicurezza, in attesa del rito direttissimo.

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