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Cronaca Fondi

Scoperti tre falsi ciechi dalla Guardia di Finanza: truffa da oltre mezzo milione di euro

I tre, tutti formalmente riconosciuti "ciechi assoluti", sorpresi a fare spesa al supermercato, leggere in terrazzo e giocare ai "Gratta e Vinci". Smascherati dopo oltre un anno di indagini con appostamenti e pedinamenti anche in ore notturne

Tre falsi ciechi sono stati scoperti dalla Guardia di Finanza di Fondi. Dopo oltre un anno di indagini con appostamenti e pedinamenti anche in ore notturne le fiamme gialle sono così riuscite a smascherare le tre persone di 47, 59 e 70 anni. 

L’operazione denominata “Occhi Aperti” arriva nell’ambito di accertamenti voluti dal comando provinciale di Latina “tesi alla individuazione di eventuali soggetti che, seppur formalmente riconosciuti invalidi, beneficiassero di trattamenti pensionistici ed, eventualmente, anche delle relative indennità di accompagnamento, pur non manifestandone in concreto i motivi legittimanti”.

In particolare i tre benché beneficiassero da anni delle pensioni ed indennità di accompagnamento spettanti ai non vedenti, in realtà erano tutt’altro che “ciechi assoluti”. 

“Nel corso delle preliminari investigazioni condotte - spiegano dalla Guardia di Finanza -, gli indagati erano già stati ripresi e fotografati dalle Fiamme Gialle mentre passeggiavano autonomamente per le strade cittadine, attraversando in modo disinvolto incroci e vie trafficate, al supermercato intenti a scegliere i prodotti da acquistare, controllandone attentamente il prezzo ovvero leggendone la scadenza sulle relative etichette, senza alcun ausilio e/o accompagnatore”. 

Non solo, ma erano stati sorpresi anche ad acquistare e giocare con “Gratta e Vinci” o leggere tranquillamente in terrazzo.

La definitiva conferma è arrivata poi dai riscontri scaturiti dall’esame della documentazione acquisita presso gli enti preposti, che ha permesso ai finanzieri non solo di raccogliere elementi probatori, ma anche di effettuare il conteggio dettagliato delle somme indebitamente percepite negli anni dagli indagati, tutti formalmente riconosciuti “ciechi assoluti”, erogate loro dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale: 121.111 euro in favore di D.A.G., di 47 anni, dal febbraio del 2008; 120.045,45 in favore di V.F., di 59 anni, dal dicembre del 2009; 300.360,61 in favore di C.A., di 70 anni, addirittura dal giugno del 1985.

Per tutti è quindi scattata la denuncia alla Procura per il reato di truffa in danno dello Stato, nonché la segnalazione all’I.N.P.S. stesso per il recupero delle somme e la cessazione dell’erogazione delle pensioni/indennità indebitamente percepite.

Al vaglio dell’Autorità Giudiziaria le posizioni dei medici che hanno diagnosticato e in seguito confermato la cecità degli indagati, al fine di individuare eventuali omissioni o profili di responsabilità penale sulla base della corposa documentazione acquisita.

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