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Cronaca

Truffe alle assicurazioni sugli incidenti stradali, 5 arresti a Latina

Il titolare di uno studio di infortunistica stradale raggirava persone che avevano subito sinistri e riscuoteva a loro insaputa gran parte dei risarcimenti erogati dalle agenzie assicurative

Un'associazione a delinquere che lucrava su gravi incidenti stradali che avevano coinvolto principalmente persone straniere, le quali venivano sfruttate per ottenere i risarcimenti a cinque zeri dalle assicurazioni. È la truffa che hanno scoperto gli uomini della Guardia di Finanza di Latina e della Polizia giudiziaria. Cinque le persone indagate: in tre, un 66enne e un 45enne di Latina nonché un cittadino rumeno di 32 anni sono finiti in manette, mentre altri due 40 enni sono agli arresti domiciliari.

Le indagini, avviate nel gennaio 2012 dal personale della squadra di polizia giudiziaria di Latina e della polizia postale e delle comunicazioni a seguito di una segnalazione di Poste italiane, si sono incrociate con approfondimenti di analoghe segnalazioni di operazioni sospette, effettuate ai sensi della normativa antiriciclaggio, da parte del nucleo di polizia tributaria della Guardia di Finanza di latina.

Il titolare dello studio di infortunistica stradale di Latina era abilissimo nel captare informazioni relative a persone, per lo più di nazionalità straniera, rimaste coinvolte in gravissimi incidenti stradali. E dopo averle contattate, riusciva a carpire la loro fiducia (o quella degli eredi in caso di sinistri mortali) al punto da farsi dapprima nominare procuratore speciale con ampie facoltà e poteri rappresentativi, onde poter intrattenere a titolo esclusivo i rapporti con le compagnie assicuratrici e riscuotere direttamente o tramite suoi fiduciari i consistenti risarcimenti, tenendo all’oscuro dei relativi ammontare i malcapitati.

Inoltre, il dominus dell’associazione illecita riusciva addirittura a farsi rilasciare delle vere e proprie cessioni integrali dei crediti che le vittime degli incidenti avrebbero vantato nei confronti delle diverse compagnie di assicurazione. In concreto, il raggiro era posto in essere sfruttando la circostanza che i feriti e/o gli eredi delle vittime decedute (per lo più stranieri di scarsa cultura oltre che in stato di totale indigenza) ignoravano la valenza delle decine e decine di clausole giuridiche contenute nelle procure speciali firmate in favore del suddetto imprenditore dietro la promessa di lauti e immediati compensi, ottenendo invece dal predetto (spesso con dazioni anticipate in contanti) somme irrisorie.

Le indagini hanno consentito di stabilire che le somme illecitamente ottenute attraverso i suddetti raggiri, ad oggi calcolate in circa 4 milioni di euro, sono state prontamente ritirate in contanti dal suddetto imprenditore e dai suoi sodali. Per avere una dimensione degli importi illecitamente lucrati alle vittime dei sinistri stradali, basti pensare che in un caso, a fronte di un risarcimento liquidato per un totale di 770mila euro dalla compagnia di assicurazioni per un sinistro verificatosi nel 2010 sul tratto autostradale A1 nel comune di Roccasecca, la vittima - rimasta gravemente ferita con postumi permanenti - ha poi ricevuto dall’imprenditore soli 100 mila euro.

I reati contestati, a vario titolo, agli indagati vanno dall’associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata e al riciclaggio di denaro di provenienza illecita, al trasferimento fraudolento di valori  al patrocinio o consulenza infedele.

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