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Truffe agli anziani, cosa fare per difendersi: i consigli dell'Arma

Si stanno tenendo in questi giorni ulteriori incontri programmati dai carabinieri del reparto territoriale di Aprilia nelle parrocchie del comune

Sono in corso in questi giorni nuovi incontri programmati dai carabinieri del reparto territoriale di Aprilia, diretto dal tenente colonnello Paolo Guida, per contrastare il fenomeno delle truffe agli anziani. Si tratta di attività di sensibilizzazione pianificate dall'Arma attraverso incontri nelle parrocchie presenti nel comune di Aprilia. Il tenente Angelo Sgueglia, comandante della sezione operativa, ha incontrato i cittadini nella parrocchia Santo Spirito di via Francia, insieme a don Alessandro Saputo, e nella parrocchia San Giovanni Battista a Campoleone, con don Marco Quarra. 

Hanno partecipato circa 70 persone che hanno potuto così acquisire informazioni utili sul modo di operare dei truffatori e sulle tecniche più utilizzate, anche attraverso il video realizzato dal comando generale dei carabinieri. Un'occasione importante per riconoscere i possibili pericoli e poter contattare immediatamente la locale centrale operativa. Il Reparto territoriale di Aprilia ha fornito anche opuscoli e depliant esplicativi per un'efficace azione preventiva di questi fenomeni.

Sulla base delle esperienze dell'Arma, è possibile ricostruire un identikit delle vittime e degli stessi malviventi. Le vittime delle truffe sono per la maggior parte persone tra i 72 e i 95 anni, mentre i malfattori sono di solito di sesso maschile, tra i 25 e i 35 anni, agiscono rapidamente e soprattutto nei giorni feriali prediligendo l'arco temporale dalle 9 alle 14. Per quanto riguarda le modalità di azione, le vittime prescelte vengono prima contattate per telefono e, se disponibili a elargire somme di denaro o oggetti in oro, vengono poi raggiunge in casa da una persona che si presenta per prendere in consegna le somme richieste, fingendo che quel denaro serva per risolvere un problema di solitp grave.

Cosa fare dunque? L'Arma ribadisce che non bisogna fornire informazioni personali, estremi dei documenti di identità o numeri di telefono a persone estranee. Oltre a questo è bene non aprire la porta a chi si presenta come un funzionario delle poste o del Comune o un incaricato dell'Inps: "Nessun ente, gestore di servizi (luce, gas, servizi telefonici, idrici, ufficio postale o rappresentanti delle forze dell’ordine) si presentano infatti presso le abitazioni senza un preventivo appuntamento - spiegano i militari nell'opuscolo distribuito alla cittadianza - e soprattutto non chiedono mai ingenti somme di denaro per la risoluzione bonaria di qualsiasi prestazione, né tantomeno oggetti preziosi quale contropartita per il superamento di vicende di carattere amministrativo o penale". 

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