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Cronaca Formia

Raffica di truffe online, indagate 7 persone in tutta Italia. Le denunce partite da Formia

A seguito delle tante denunce sporte da cittadini di Formia e dei comuni limitrofi, gli uomini del commissariato hanno avviato una capillare indagine che ha permesso di risalire ai 7 truffatori che hanno raggirato ignari acquirenti

Escalation di truffe online nella provincia pontina. La polizia di Formia ha incastrato 7 truffatori, in diverse regioni d’Italia, che hanno raggirato ignari utenti che, in buona fede, si affidano alla rete per fare acquisti. 

A seguito delle tante denunce sporte da cittadini di Formia e dei comuni limitrofi, gli uomini del locale commissariato hanno avviato una capillare ed attenta attività volta alla individuazione degli autori delle numerose truffe online.

Dalla analisi delle denunce acquisite, spiegano dalla Questura di Latina - “è stato rilevato un consolidato modus operandi adottato dai malfattori, i quali, accreditatisi su noti portali di e-commerce (subito.it – e.bay – kijiji.it ), pongono in vendita a prezzi convenienti articoli di disparata natura quali: smartphone di ultima generazione, autovetture, strumenti musicali e personal computer.

Le vittime, attratte comunque dalla convenienza dell’acquisto, sono solite seguire le indicazioni riportate sugli annunci, contattando telefonicamente il venditore e fissando il prezzo dell’articolo in vendita e le modalità di consegna. Successivamente eseguono il pagamento della somma pattuita per l’acquisto su carta postepay. Ottenuto il pagamento o almeno l’acconto per il bene in vendita - prosegue la nota -, il venditore svanisce nel nulla, così come gli annunci, lasciando nei malcapitati acquirenti la consapevolezza di essere stati raggirati; a nulla servono le rimostranze dei truffati sui siti di e-commerce,  i quali si limitano semplicemente ad oscurare a posteriori gli annunci truffaldini”.

La squadra investigativa del commissariato di Formia è riuscita a ricostruire numerose vicende, partendo dai dati forniti nelle denunce sporte ed acquisendo ogni utile documentazione, anche attraverso i citati siti e-commerce. Sono stati quindi incrociati i dati degli account di posta elettronica con quelli degli intestatari delle carte postepay e delle utenze telefoniche cellulari, giungendo alla individuazione certa di numerosi truffatori, alcuni in concorso tra loro.

Sette persone sono state indagate in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Cassino: un 54enne di Chieti, un 44enne di Taranto, un 59enne di Cagliari ma residente a Brescia e un giovane di 24 anni di Napoli e residente nella provincia di Verona. E ancora due uomini di 45 e 51 anni di Pescara e un 35enne di Termoli. 

“Si raccomanda - concludono dalla Questura -, per non subire raggiri nel corso di acquisti online, acquisire un recapito telefonico certo del venditore, un suo riferimento bancario ovvero gli estremi di una carta di credito dove accreditare il corrispettivo della compravendita”.

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