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Cronaca Sabaudia

Tutela delle acque a Sabaudia, mozione per pianificare gli interventi

In campo la lista civica “Cittadini al Lavoro”, insieme alle altre minoranze che ha presentato la mozione all’amministrazione comunale dopo l’ennesimo caso delle chiazze marroni al lago di Paola

Chiedono interventi urgenti per la tutela delle acque nel territorio di Sabaudia. In campo la lista civica “Cittadini al Lavoro” insieme alle diverse minoranze che hanno presentato all’amministrazione comunale una mozione per chiedere una pianificazione degli interventi.

“Siamo consapevoli, e per questo li ringraziamo, dell’eccellente lavoro svolto dal corpo forestale, guardia di finanza, carabinieri e da tutte le Istituzioni preposte al controllo – commenta il consigliere Giada Gervasi – ma c’è bisogno di un intervento ulteriore per tutelare la salute delle nostre acque, canali, laghi, patrimonio ambientale della collettività. Basti pensare che il lago è solcato ogni giorno da giovanissimi atleti  connazionali e non, che  vi si allenano, ma anche da bambini, donne e uomini che amano la natura e in canoa o dragone vi transitano. Siamo dunque qui a chiedere, consapevoli delle scarse risorse in termini di uomini e strumentazione, a chi  ha il dovere di vigilare, di  prendere i dovuti provvedimenti”. 

L’ambiente è un bene prezioso, che va amato e rispettato da tutti. L’acqua è un bene primario per l’umanità ed è una risorsa rinnovabile per il nostro pianeta. La nostra vita è legata all’acqua ed ogni attività umana dipende dalla possibilità di accedervi. Sabaudia è sorta dall’acqua e l’acqua deve essere fonte del suo benessere e risorsa ed opportunità per il futuro” concludono dalla lista civica.

LA MOZIONE a firma dei consiglieri Giada Gervasi, Amedeo Bianchi e Marcello Pastore

"OGGETTO:  MOZIONE relativa allo stato ambientale di tutte le  acque interne  nel territorio, piano di coordinamento dei controlli dell’ambiente, nonché istituzione di una commissione di studio per la tutela dell’ambiente composta dai rappresentanti di tutti gli organi preposti alla tutela e anche consiglieri comunali facenti parte delle minoranze.
I sottoscritti Consiglieri Comunali, premesso
-          che oggi, ictu oculi, si è assistito ad un fenomeno anomalo  nelle acque interne del territorio comunale  e sul Lago di Paola, in ordine al quale sono in corso le attività delle autorità competenti, in ordine alle quali c’è il massimo rispetto e gratitudine per il tempestivo intervento;
-          che tale evento  deve essere un segnale per gli organi competenti, ma anche per chi è componente del Consiglio Comunale di Sabaudia, perché si attivino sinergie e controlli per la tutela dell’Ambiente;
-          che il Consiglio Comunale, in quanto competente, in materia di ambiente e territorio è obbligato ad  esprimersi in modo chiaro sulla salvaguardia dell’ambiente;
rilevato
-          che da molti anni lo stato di salute delle acque interne del Comune di Sabaudia  è sotto osservazione;
-          che nonostante alcuni interventi svolti nel passato, la situazione in questi ultimi tempi appare notevolmente peggiorata;
-          che fenomeni quali la moria di pesci sono molto frequenti;
-          che molti nostri giovani cittadini di Sabaudia, come molti equipaggi stranieri, si trovano a praticare sport, con sostanze putrefatte e maleodoranti;
-          che, sul Supplemento ordinario alla gazzetta ufficiale n. 71/2015 è stato pubblicato il Decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 10 marzo 2015, recante le Linee guida di indirizzo per la tutela dell’ambiente acquatico e dell’acqua potabile e per la riduzione dell’uso di prodotti fitosanitari e dei relativi rischi nei Siti Natura 2000 e nelle aree naturali protette. Si tratta di un provvedimento che finalmente affronta in maniera decisa il problema della tutela delle acque nei Parchi nazionali e nelle aree protette;
-          che il Corpo Forestale e gli enti preposti (ARPA - Istituti Zooprofilattici sperimentali) dispongono di uno strumento per colpire i trasgressori;
-          che con Decreto del 30 marzo scorso il Ministero dell’ambiente e della tutela del territorio e del mare ha approvato le Linee guida per la verifica di assoggettabilità a valutazione di impatto ambientale dei progetti di competenza delle regioni e province autonome, previsto dall’articolo 15 del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 91, convertito, con modificazioni, dalla legge 11 agosto 2014, n. 116. Si tratta di un documento molto atteso, indispensabile con particolare attenzione alle seguenti zone: a) zone umide; b) zone costiere; c) zone montuose o forestali; d) riserve e parchi naturali; e) zone classificate o protette ai sensi della normativa nazionale; zone protette speciali designate in base alle direttive 2009/147/ CE e 92/43/CEE; f) zone nelle quali gli standard di qualità ambientale fissati dalla normativa dell’Unione europea sono già stati superati; g) zone a forte densità demografica; h) zone di importanza storica, culturale o archeologica;
-          che la Giunta con atto d’imperio, post hoc ergo propter hoc,  ha  inserito il nostro territorio nel MAB UNESCO, ma nessun beneficio di tale attività ad oggi si è constatato;
-          che l’inserimento nel progetto MAB UNESCO si auspicava potesse migliorare l’attenzione a tutte le tematiche relative alla difesa del territorio, ma anche la speditezza delle pratiche pendenti volte alla ecosostenibilità;
considerato
-          che tale situazione non è piu’ sostenibile ;
-          che è indispensabile ed urgente affrontare il problema coinvolgendo tutti gli enti interessati in un progetto di risanamento ecosostenibile;
-          che l’impegno profuso dall’Amministrazione e dalle Autorità preposte al controllo è encomiabile, ma non sufficiente;
-          che Sabaudia è bella e famosa nel mondo per la sua natura, per le Sue acque e la Sua rigogliosa vegetazione.

Tutto ciò premesso , considerato e rilevato
si formula formale mozione e si chiede:
Che Codesto Consiglio Comunale, al fine di mantenere e garantire quelle caratteristiche del nostro territorio che ne fanno un unicum al mondo, impegni la Giunta ed il Sindico a porre in essere tutti gli atti necessari per verificare lo stato delle acque interne e le immissioni nelle stesse per quanto di competenza ed in particolare:
a)      che il Sindaco, nq di autorità sanitaria locale, per quanto di competenza coordini gli interventi di tutte le autorità competenti al controllo, calendarizzandone l’operato;
b)      che il Sindaco e la Giunta  predispongano un piano di coordinamento dei controlli dell’ambiente,  volti  ad individuare le aree di controllo, le eventuali immissioni nelle acque interne pubbliche o private da parte di chiunque, verificare la conclusione delle procedure adottate da Acqualatina per garantire, giusta Convenzione,  l’allaccio di tutte le attività pubbliche e private ricadenti nel territorio comunale alla pubblica fognatura, e calendarizzare i tempi entro cui le autorità preposte al controllo provvedano secondo la normativa vigente;
c)      che il Sindaco  chieda l’iscrizione  all’ordine del giorno della Commissione ambiente, urbanistica ed assetto del  Territorio il problema del risanamento delle acque interne, favorendo la partecipazione degli Enti e dei privati per quanto di competenza;
d)     che il Consiglio deliberi l’ istituzione di una commissione di studio per la tutela dell’ambiente composta dai rappresentanti di tutti gli organi preposti alla tutela e anche consiglieri comunali facenti parte di tutti i gruppi consiliari"
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