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Cronaca

Uffici giudiziari, Di Giorgi: “Le spese non devono gravare sui Comuni”

Il sindaco di Latina ha proposto durante l’assemblea nazionale dell’Anci l’eliminazione della legge 24 aprile 1941 per non far gravare più sui Comuni il peso delle spese per gli uffici giudiziari

Non far gravare più sui Comuni il peso delle spese per gli uffici giudiziari. Questa la richiesta del sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi che oggi, nel corso dell’assemblea nazionale dell’Anci a Roma, presieduta da Piero Fassino, ha proposto l’eliminazione della legge 24 aprile 1941.

La proposta è stata accettata all’unanimità e fatta propria dall’assemblea dell’Anci, che ora la sottoporrà al Governo nel prossimo incontro già chiesto dall’ufficio di presidenza.           

“Questa legge – ha detto il sindaco di Latina -  che prevede il 'Trasferimento ai Comuni del servizio dei locali e dei mobili degli Uffici giudiziari', pone anacronisticamente a carico dei Comuni le spese per la gestione degli uffici giudiziari che poi sono rimborsate dal Ministero della Giustizia con l’erogazione di un contributo economico annuo, mai integrale. Si tratta di un grave peso sui bilanci di molti Comuni. A fronte di una spesa media annuale dei tribunali ed uffici giudiziari anticipata dai bilanci comunali, pari a 315 milioni di euro annuo, negli ultimi tre anni il contributo versato dallo Stato ai Comuni a titolo di rimborso è stato compreso tra il 60-80% delle spese effettivamente sostenute e gli acconti e i saldi sono stati spesso erogati accumulando gravi ritardi, a volte anche di diversi anni.

Nel relativo capitolo di bilancio del Ministero della Giustizia sono iscritti per l’esercizio in corso solo 79,8 milioni di euro mentre le spese sostenute dai Comuni relative all’anno 2012 sono di oltre 300 milioni di euro, già anticipati dalle casse delle amministrazioni comunali.

Senza considerare che il processo di riorganizzazione delle sedi giudiziarie sul territorio nazionale ha, tra le inevitabili conseguenze, una maggiore concentrazione di spese sui Comuni dove sono state accorpate le sedi giudiziarie soppresse dal Decreto Legislativo 7 settembre 2012, n. 155; iniziano infatti a pervenire nuove richieste di spesa da mettere a carico dei bilanci comunali come le spese per il trasloco, spese per la realizzazione, adeguamento e messa in sicurezza di nuove sedi, spese per le nuove utenze, spese per i nuovi servizi di vigilanza e di gestione ordinata degli immobili, con richiesta da parte dei Tribunali di risorse aggiuntive e ulteriori comprese tra il 15% e il 110% rispetto all’anno precedente. Tali risorse sono state impiegate dai Comuni solo ed esclusivamente per garantire l’erogazione di un servizio di diretta gestione statale.

In questa sede – ha concluso il sindaco Di Giorgi - sento il dovere di pungolare fortemente il Governo ed il Parlamento affinché venga superato questo sistema di copertura dei costi degli uffici giudiziari con l’abolizione della legge 24 aprile 1941 n. 392,  ponendo a totale carico dell’Amministrazione della Giustizia la gestione diretta delle spese in modo da garantire responsabilità, efficacia ed efficienza nella spesa”.

Ora la proposta Di Giorgi sarà formalizzata dall’Anci al Governo Letta.

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