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Cronaca

Vescovo Crociata alla stampa: "Occorre dare un messaggio di speranza"

Oggi il tradizionale incontro con la stampa presso la Curia, durante il quale è stato sottolineato anche l'impegno dei tanti volontari che operano a favore delle famiglie indigenti, attraverso la mensa Caritas e il nuovo studio odontoiatrico

“C’è bisogno di un messaggio di fiducia e speranza che vada oltre la cronaca dei fatti. Comunicare la speranza non significa edulcorare la realtà o nasconderla ma aiutare la crostruzione di un pensiero positivo, che restituisca fiducia nel futuro”. Con queste parole ha esordito oggi il vescovo Mariano Crociata nel corso dell’ormai tradizionale incontro con la stampa presso la Curia vescovile, alla presenza, quest’anno di due nuovi ospiti: il presidente dell’Associazione Stampa Romana Lazzaro Pappagallo e la president dell’Ordine dei giornalisti del Lazio Paola Spadari.

Il vescovo ha poi parlato di un anno particolare, in cui due preti della diocesi sono diventati vescovi, don Felice Accrocca e don Gianni Checchinato, che sarà ordinato vescovo il prossimo 6 maggio. Ha poi ricordato l’impegno della Curia e dei tanti volontari che collaborano con le organizzazioni e le associazioni ecclesiastiche nell’aiutare le fasce più deboli della società, con la mensa della Caritas che ormai da molti anni prepara oltre 100 pasti al giorno e con la più recente creazione di un ambulatorio medico per odontoiatria ed ecografia rivolto proprio agli indigenti.

Altro aspetto sottolineato dal vescovo Mariano Crociata è stato poi il risveglio di una “cittadinanza attiva”, che nel corso dell’ultimo anno ha portato una nuova amministrazione a Latina e una serie di azioni di repressione che, sul piano giudiziario, hanno colpito fenomeni negativi di corruzione.

“Non basta condannare e rivolgere apprezzamenti ad ogni operazione di polizia – ha però sottolineato il vescovo – Occorre domandarsi cosa è necessario fare per fare in modo che il comportamento onesto diventi prassi”. Infine un annuncio, che riguarda la scuola di Borgo Carso, che le suore del Sacro Cuore avevano annunciato nei giorni scorsi di voler lasciare a partire dal prossimo anno. Un’altra congregazione di suore, della Sacra Famiglia, sono già pronte a prendere in gestione la struttura e a firmare la convenzione con il Comune.  

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