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Cronaca

Violenta la figlia 15enne, il Riesame nega i domiciliari

Il tribunale della libertà ha respinto l'istanza del legale del 38enne di Latina arrestato per aver ripetutamente abusato della figlia

Niente arresti domiciliari per il 38enne accusato di aver ripetutamente abusato della figlia di 15 anni.

Questa la decisione dei giudici del tribunale del Riesame che hanno respinto l’istanza  discussa martedì dall’avvocato Angelo Palmieri. La drammatica vicenda era emersa i primi di giugno, dopo che l’adolescente si era presentata in ospedale, lamentando lancinanti dolori all’addome. Ai medici aveva raccontato delle violenze che era costretta a subire dal padre.

Il 38enne, un bracciante agricolo di Latina, aveva confessato subito gli abusi, sia in caserma, non appena convocato dai carabinieri, che negli uffici di via Ezio, al sostituto procuratore Gregorio Capasso, che coordina gli accertamenti. Stessa versione anche nel corso dell’interrogatorio che si era tenuto davanti al giudice per le indagini preliminari Costantino De Robbio.

Per lui l’arresto era però scattato un mese dopo la denuncia, perché la procura no aveva ritenuto necessario adottare il fermo, in assenza di requisiti di carcerazione preventiva. Su questo ha infatti puntato il suo difensore nel corso della discussione al Rieame, sostenendo l’insussistenza del pericolo di inquinamento delle prove, visto che l’indagato aveva confessato, del pericolo di fuga, perché aveva comunicato il trasferimento dalla madre e, infine, quello di reiterazione de reato, essendosi allontanato dal nucleo familiare.

L’avvocato Palmieri annuncia già il ricorso in Cassazione.

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