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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'evento

A Latina le celebrazioni della Virgo Fidelis, la patrona dell’Arma dei carabinieri

La cerimonia nella Cattedrale San Marco anche per la commemorazione dell’81esimo anniversario della “Battaglia di Culqualber” e della “Giornata dell’Orfano”. Il discorso del comandante provinciale D’Aloia

C’è stata oggi, 22 novembre, a Latina la cerimonia nella Cattedrale San Marco nell’ambito delle celebrazioni per la “Virgo Fidelis”, patrona dell’Arma dei Carabinieri, e per la commemorazione dell’81esimo anniversario della “Battaglia di Culqualber” e della “Giornata dell’Orfano”.

La Santa Messa, momento centrale della cerimonia, è stata officiata dal vescovo di Latina Mariano Crociata e dal cappellano militare di Velletri don Engenio Campini, alla presenza del comandante provinciale dei carabinieri di Latina, il colonnello Lorenzo D’Aloia, del prefetto Maurizio Falco e delle massime autorità civili e militari, nonché di numerosi alunni dell’istituto Volta di Latina, dei rappresentanti delle associazioni combattentistiche e d’Arma, dei carabinieri in servizio ed in congedo e di quanti, con la loro presenza, hanno voluto dimostrare la loro calorosa e sentita vicinanza alla “Benemerita”. 

La celebrazione della "Virgo Fidelis", proclamata Patrona dell'Arma nel 1949 da Papa Pio XII, trova le sue origini nel connubio di eventi appartenenti alla storia ed alla cristianità. La ricorrenza venne stabilita dal Papa nella data del 21 novembre, occasione in cui si celebra la festa liturgica della presentazione di Maria Vergine al Tempio e ricorre l’anniversario della “Battaglia di Culqualber”. Questi eventi di guerra, in cui i carabinieri si sono distinti e sacrificati per amor di Patria, sono di fatto colmi di quei valori di fedeltà e amore propri del culto della Virgo Fidelis.  

Durante la sua omelia di oggi il vescovo di Latina, riallacciandosi al termine Fidelis, ha voluto soprattutto sottolineare l’importanza del termine fedeltà quale ulteriore espressione e arricchimento di fede, e fino a che punto un carabiniere sia disposto a sacrificare tutto per dare seguito alla propria vocazione di servizio a favore dei più deboli.

Quest’anno, inoltre, ricorre l’ 81esimo anniversario della battaglia di Culqualber, combattuta in Abissinia (l’attuale Etiopia) dal 6 agosto al 21 novembre 1941 fra italiani e britannici; battaglia in cui il 1º Battaglione Carabinieri e Zaptié mobilitato si immolò. Oltre a numerose menzioni e decorazioni individuali, per il comportamento tenuto dall'intero reparto, alla bandiera dell'Arma è stata concessa una medaglia d'oro al valor militare. Sempre oggi si celebra anche la “Giornata dell’Orfano”, dedicata a tutti gli orfani, e non solo a quelli assistiti e confortati con amorevole cura dall’Opera Nazionale per l’Assistenza agli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri il cui “obiettivo è quello di far sentire i suoi giovani e le loro mamme sempre uniti alla grande famiglia dell’Arma” che li sostiene. E proprio in questo contesto si inserisce un importante momento che si è tenuto a margine della cerimonia a Latina con il comandante provinciale, che nel suo discorso ha ricordato anche Vittorio Iacovacci ucciso in Congo lo scorso anno, che ha consegnato una targa ONOMAC di riconoscimento per il conseguimento della laurea in giurisprudenza a Christian Pontillo, figlio dell’ Appuntato Pontillo, deceduto per malattia nel 2018 a Terracina dove prestava servizio.

Virgo Fidelis, a Latina le celebrazioni della patrona dell'Arma dei caarbinieri

Il discorso del comandate provinciale, il colonnello D’Aloia 

Eccellenza,
è con emozione che prendo la parola dopo la sua toccante e sentita omelia. 
È con autentica gratitudine che La ringrazio, a nome di tutti i Carabinieri in servizio e in congedo della provincia di Latina, per aver onorato l’Arma dei Carabinieri con la celebrazione della solenne liturgia della “Virgo Fidelis”.
Al Signor Prefetto di Latina, dott. Maurizio FALCO, porgo il mio rispettoso saluto, riconoscendo, ancora una volta, la sua vicinanza istituzionale e personale.
Alle Autorità civili e militari intervenute, rivolgo un grazie sentito per aver voluto confermare, con la loro presenza, i sentimenti di stima, considerazione ed amicizia nei confronti dell’Arma.
A don Francesco Pampinella, custode premuroso di questa meravigliosa Cattedrale di San Marco, rivolgo un ideale abbraccio per averci ospitato, e un ringraziamento di cuore al cappellano militare, Don Eugenio Campini, sempre vicino al personale dell’Arma.
Inoltre, un grazie sentito alle associazioni combattentistiche e d’Arma.
Rivolgo un saluto affettuoso agli studenti presenti e ai loro insegnanti, condividere con voi questa celebrazione contribuisce a perpetuarne il significato ed il valore.
Oggi celebriamola nostra Santa Patrona. Sua Santità Pio XII, l’11 novembre 1949, promulgò la “bolla” con cui concesse   all’Arma   dei Carabinieri, come Santa Protettrice, la Beatissima Vergine Maria, con il titolo di “Virgo Fidelis” e stabilì che fosse annualmente commemorata il 21 novembre, giorno in cui ricorre l’anniversario della battaglia di Culqualber, combattuta dai Carabinieri nel corso del secondo conflitto mondiale.
Il 21 novembre 1941, il l ° Battaglione Carabinieri, si immolò per la difesa del caposaldo di Culqualber in una delle ultime cruente battaglie in terra d’Africa Orientale. Gli inglesi alla fine tributarono l’onore delle armi ai caduti.
Per quell’epico fatto d’armi alla Bandiera dell’Arma fu conferita la seconda Medaglia d’Oro al Valor Militare. 
Tucidide scriveva che bisogna conoscere il passato per capire il presente e orientare il futuro.
È per questo che ad 81 anni di distanza noi rievochiamo l’episodio bellico di Culqualber e, al contempo, ricordiamo anche i Carabinieri di Pastrengo, del Podgora, delle Fosse Ardeatine e ancora il Vice Brigadiere Salvo D’Acquisto, il Generale Carlo Alberto Dalla Chiesa, i tanti nostri commilitoni come Vittorio Iacovacci, caduti in patria e all’estero nell’adempimento del loro dovere. 
Da loro abbiamo ereditato valori come l’altruismo, la generosità, l’abnegazione, l’immolarsi eroicamente nella difesa della libertà, della collettività dalla violenza, dai soprusi e dalle ingiustizie. Valori che oggi l’Arma dei Carabinieri è doverosamente chiamata a testimoniare nella quotidiana attività di servizio e nella fedeltà alla nostra Costituzione. 
Non posso a questo punto non rivolgere un deferente pensiero alle vedove e agli orfani dei nostri caduti, che con il sacrificio della vita hanno dimostrato la fedeltà a quegli ideali che ho appena richiamato. 
Proprio per questo l’Arma celebra oggi anche la ‘Giornata dell’Orfano’, una giornata dedicata a tutti gli orfani, e non solo a quelli assistiti e confortati con amorevole cura dall’Opera Nazionale per l’Assistenza agli Orfani dei Militari dell’Arma dei Carabinieri, il cui “obiettivo è quello di far sentire i suoi giovani e le loro mamme sempre uniti alla grande famiglia dell’Arma” che li sostiene. 
Con questo spirito, quale segno tangibile dell’affetto che unisce la grande famiglia dell’Arma, con particolare e sentita emozione mi accingo a consegnare al neo laureato in giurisprudenza, dott. Christian Pontillo - che ha perso il papà pochi anni fa - una targa celebrativa di congratulazioni realizzata dall’ONAOMAC. 
A lui i migliori auguri per aver completato il suo percorso di studi ed aver così ottenuto la chiave per conoscere il presente e costruire un futuro migliore
". 
 

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