Orange Head è la nuova nata del Birrificio Pontino
In occasione del decino anniversario di attività arriva una nuova birra all’aroma di arancio e mandarino e dall’alta bevibilità
In un periodo complesso per svariate categorie, c’è chi resiste e continua per la sua strada, così fa il Birrificio Pontino che proprio nel 2021 festeggia i 10 anni di attività e come farlo al meglio se non con la presentazione di una nuova birra?
Un’attività che è cresciuta col tempo ma che è andata avanti grazie alla passione, alla competenza e soprattutto alla continua ricerca nei sapori e nelle ricette vincenti. Era il 2011 quando nacque la prima birra del Pontino: la Runner Ale, un'American Pale Ale che è stata seguita a breve dalla loro prima IPA Olim Palus, due birre che hanno messo subito in chiaro l’impronta anglo-americana del Birrificio Pontino.
Nel 2016, dopo il cambio di sede e il rinnovo della Taproom dove gustare la birra e passare serate piacevoli, è arrivata la HopMachine che si rifà al periodo pre-proibizionista statunitense: modalità di luppolatura, tre diversi tipi di luppolo e l’utilizzo di cereali a caratterizzarne la struttura. La ricerca e lo studio dei sapori prosegue e la HopMachine si rinnova con il processo del Double Dry Hopping (DDH), ovvero una doppia luppolatura a secco. Nel 2017 prende vita il progetto Brain Damage, che apre le porte del Pontino alle hazy, soft and amazing New England India Pale Ale.
Dunque una storia ricca di “fermento” da più punti di vista, dieci anni di intensa attività, sperimentazione che vede, per il decimo anniversario l’arrivo dell’ORANGE HEAD - (Hazy IPA). Nata da una suggestione generata da una frase di Frank Zappa: 'Tutto nell’universo è fatto di un elemento, che è una nota, una sola nota. Gli atomi sono in realtà vibrazioni, che sono estensioni della grande nota, tutto è una nota', la Orange Head, raccontano dal Birrificio “si presenta con un colore giallo-arancio e una velatura perfetta. Schiuma fine e compatta, mentre al naso le note esplosive di Citra e Southern Passion emergono in una sinfonia di frutta tropicale, agrumi e bacche rosse. In bocca la texture è estremamente vellutata con un aroma di arancio e mandarino, arricchita da una leggera nota di toffee alla frutta. Fresca, appagante e un finale dove l’amaro è presente, ma non eccessivo, a riequilibrare la dolcezza dei malti: 7,5% alcolici e una bevibilità esagerata, aiutata da un corpo morbido e una leggera carbonazione”.
Non ci resta dunque che provarla e fare un brindisi alle realtà virtuose della provincia pontina.