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I “4 Ristoranti” di Alessandro Borghese sulla Riviera d’Ulisse: trionfa la Ricciola Saracena

Vince il locale di Silvia Mazzone a Sperlonga. Dietro “Lacocina di Popolla” di Gaeta, “Bistrot 23” di Sabaudia e “La Tana degli Artisti” di Terracina

E’ la "Ricciola Saracena" di Sperlonga il miglior ristorante gestito da marito e moglie della Riviera di Ulisse. Questo l’esito della quarta puntata dell'ultima edizione di “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” andata in onda ieri sera, martedì 15 ottobre, Sky Uno. 

Quattro i locali gestiti da altrettante coppie che si sono sfidate davanti ad Alessandro Borghese: “Bistrot 23” di Andrea Casale (Sabaudia), “Ricciola Saracena” (Sperlonga) di Silvia Mazzone, “La Tana degli Artisti” (Terracina) di Rossella Errigo e “Lacocina" (Gaeta) di Massimo Popolla. Data la location d’eccezione, la sfida ha avuto come protagonista il pesce locale, in particolar modo l’alice.

Come in ogni puntata i ristoratori pontini si sono fronteggiati a colpi di inviti a cena con gli sfidanti chiamati giudicare e votare con un punteggio da 0 a 10 location, menu, servizio e conto del ristorante che li ha ospitati. 

Dopo le 4 cene a guidare la classifica realizzata con i voti dei 4 ristoratori è stata la “Ricciola Saracena” con 70 punti, seguita dalla “Lacocina di Popolla" con 63 punti, “Bistrot 23” con 61 punti e a chiudere “La Tana degli Artisti” con 46 punti. Sono andati alla “Ricciola Saracena” i 5 punti di bonus di Alessandro Borghese per le alici. E’ rimasta invariata la classifica dopo i voti assegnati dallo chef ai 4 ristoranti: a trionfare la “Ricciola Saracena” con 98 punti, nonostante Alessandro Borghese abbia premiato la “Lacocina di Popolla" con 33 punti (96 in totale). A seguire “Bistrot 23” con 86 punti totali (25 quelli di Borghese) e “La Tana degli Artisti” con 72 punti totali (26 quelli di Borghese)

Oltre al titolo di miglior ristorante, il locale di Sperlonga si è aggiudicato anche un contributo economico di 5 mila euro da investire nella propria attività. 

I ristoranti della quarta puntata

Bistrot 23 (Sabaudia): titolare e chef del ristorante è Andrea (33 anni), mentre la compagna Marta gestisce la sala. Nato nel 2017, il Bistrot 23 deve il suo nome al fatto che il 23 è un numero fortunato e ricorrente nella loro famiglia. La location del Bistrot 23 è giovanile, curata nel dettaglio con toni chiari in contrasto con i colori caldi della mise en place. All’esterno, la clientela è accolta da un gazebo molto curato, mentre all’interno il ristorante ha più le sembianze di un bar. La cucina del Bistrot 23 è piuttosto tradizionale e genuina, ed alcuni piatti sono il frutto della fantasia e della creatività di Andrea. Uno su tutti è la sua rivisitazione della Cacio e Pepe: un bauletto di pasta cotta nel brodo di ombrina ripieno di ricotta, pecorino e parmigiano, servita su un carpaccio di ombrina. 

Ricciola Saracena (Sperlonga): Silvia è la titolare e chef del ristorante, mentre Marco è il responsabile di sala e vini. Innamorati degli scorci che offre la città e degli antichi vicoletti, Silvia e Marco hanno aperto il Ricciola Saracena tre anni fa, in una location suggestiva incastonata in uno splendido vicolo vista mare e che ricorda molto i colori delle casette della Grecia. In passato, il ristorante era un frantoio: per questo motivo gli arredi sono fatti con materiali di recupero, dalle assi di legno alle botti al posto dei tavoli. La cucina è tradizionale, i piatti sono semplici e legati al territorio e al pesce di mare: Ravioli di ricotta di bufala con pomodorini gialli e colatura di alici di Anzio, Pesce spada con caponatina di melanzane. 

La Tana degli Artisti (Terracina): Rossella e Mario sono gli “artisti” del ristorante: lei è la cuoca, mentre il marito è il titolare e gestisce la sala. I due coniugi hanno aperto La Tana degli Artisti nel 2009, uniti dalla passione e dalla voglia di creare un posto accogliente, con una cucina che rappresentasse le idee e la creatività di Rossella. Nell’antichità, il loro ristorante era un vecchio porto romano, ed è per questo motivo che la location è piuttosto caratteristica: all’interno, vi è un pavimento del 324 A.C e le mura hanno pietre a vista. 

Lacocina di Popolla (Gaeta): Massimo è titolare e cuoco, mentre Anna gestisce la sala de Lacocina di Popolla. Aperto 9 anni fa, il ristorante si trova nella piazzetta di Gaeta, zona un tempo frequentata da persone poco affidabili e riqualificata grazie al ristorante. La location de Lacocina di Popolla è assolutamente classica, con cucina a vista ed una sala e un dehors piuttosto ampi. All’interno, completano l’arredo pietre a vista e oggetti antichi appesi alle pareti. La cucina di Massimo è genuina e verace: il pesce è il piatto principale, abbinato molto spesso a verdure e legumi, ad esempio il baccalà pastellato con la scarola. 

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