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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Alternanza scuola-lavoro nella filiera farmaceutica: il progetto pilota parte a Latina

Presentato il protocollo firmato tra Farmindustria e Miur che permetterà al mondo della farmaceutica e della ricerca di entrare nelle scuole del Lazio. Coinvolti i ragazzi del Grassi

Vede coinvolta anche la provincia pontina il “Progetto pilota alternanza scuola-lavoro in filiera”. Il progetto che permetterà al mondo della farmaceutica e della ricerca di entrare nelle scuole del Lazio firmato ad inizio ottobre tra Farmindustria e Miur è stato presentato nei giorni scorsi. 

L'accordo, della durata di tre anni, prevede tra le altre cose la realizzazione di attività di formazione del personale della scuola sui temi della ricerca e delle attività produttive e di informazione rivolta agli studenti del triennio della scuola superiore. Per il Lazio sono stati coinvolti, in questa prima fase, gli studenti del terzo anno del Liceo scientifico G.B. Grassi di Latina e dell’I.S.S. Largo Brodolini di Pomezia, insieme ad importanti industrie del settore farmaceutico quali AbbVie, Bsp Pharmaceuticals, Janssen, Ibi-Lorenzini e Menarini. 

“Il progetto - spiega la Femca Cisl in una nota - è potenzialmente aperto a tutte le scuole del Lazio, e punta a crescere nel resto d’Italia, e si rivolge, in modo particolare, alle regioni con una forte presenza di industrie del settore, aziende che  oggi lamentano difficoltà nel trovare quei profili professionali adeguati dei quali  hanno bisogno. Il progetto ha l’obiettivo di orientare al lavoro e avvicinare i giovani all'impresa farmaceutica, un settore che, con lo sviluppo della digitalizzazione, la cosiddetta Industria 4.0,  e ai cambiamenti sul mondo del lavoro che questo comporterà, vedrà di certo crescere le nuove tecnologie legate ad aumenti di produttività e creazione di nuove figure professionali. Di qui la necessità che anche la scuola si apra a 360 gradi al mondo dell’impresa, fornendo tecnici ed operatori sempre più qualificati in grado di rispondere alla domanda del mercato. 

Intendere quindi l'azienda come un luogo di formazione potrà costituire per i ragazzi un elemento di qualificazione della didattica e del percorso formativo, rendendo concreto e realmente efficace, per il loro futuro, il progetto di alternanza scuola-lavoro al quale prenderanno parte”.

“Questa intesa va nella giusta direzione integrando l’attività didattica dei ragazzi in aula con dei momenti concreti di esperienza nell’azienda - commenta Elisa Bandini della segretaria generale della Femca Cisl di Latina -. Il mondo della scuola e del lavoro si sono raramente parlati in modo concreto, tanto che gli istituti superiori e le università raramente formano figure pronte per il lavoro.  Come Femca, e come Cisl, da anni stiamo dicendo che il problema numero uno del Paese, oggi è quello di  aggredire l’elevata disoccupazione giovanile ed alleviare l’enorme fatica che fanno i nostri giovani ad entrare stabilmente nel mercato del lavoro. L’alternanza scuola lavoro, insieme alla qualificazione dei tirocini, a più apprendistato duale, sono le riforme recenti che vanno diffuse e messe in campo per ogni nostro giovane: anche queste sono politiche attive, che  vanno sostenute, diffuse, contrattate.

L’auspicio è che da questa iniziativa parta un importante elemento di svolta e che altre realtà scolastiche del nostro territorio possano e vogliano essere coinvolte. Latina con Pomezia rappresentano una delle realtà più importanti a livello nazionale ed europeo del settore chimico-farmaceutico ed è impensabile che ai nostri ragazzi possa essere negata un’opportunità di questo tipo”. 

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