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Economia

Ammortizzatori in deroga a rischio: incontro il 28 maggio in Regione

Le parti sociali incontreranno l’assessorato al lavoro per la proroga della cassa Integrazione in deroga e la mobilità riconosciuta fino al 30 giugno

Si giocherà il prossimo 28 maggio un’altra importante partita per quanto riguarda la cassa integrazione in deroga e la mobilità per il momento garantite fino al prossimo 30 giugno. Per martedì 28 maggio è previsto l’incontro presso la Regione Lazio tra le parti sociali e l’assessorato al Lavoro per la proroga della cig in deroga e la mobilità.

In vista della prossima scadenza quindi, e in attesa che il Governo definisca gli ambiti di copertura per le risorse del prossimo semestre, che si prevedono intorno al miliardo di euro, la Regione Lazio cercherà di capire come indirizzare le risorse che poi parzialmente ricadranno sulle Regioni.

“Nel 2012 i finanziamenti solo per il Lazio ammontarono a 260 milioni – spiegano dall’Ugl -. Ad oggi con il nuovo decreto, solo 38 milioni sono stati già indirizzati alla Regione Lazio per il primo quadrimestre e quindi è chiara la grossa difficoltà di gestione anche per l’ aumento delle richieste di cig in deroga, alla quale ricorrono le aziende che non avendo i requisiti per cig ordinaria e straordinaria, sono costrette a ricorrere a questo strumento che sinora ha permesso a tanti lavoratori di non essere licenziati”.

“A quanto pare già sulla mobilità in deroga da aprile in poi è stato chiuso l’accesso a molti lavoratori che hanno superato i requisiti minimi previsti dall’accordo e che sono quelli di accesso alla pensione. Resta poi il nodo insoluto dei pagamenti fermi da mesi – continua la sigla sindacale -. Centinaia di lavoratori come quelli della Icom, Gial, Cm, e di tutte quelle aziende che hanno sottoscritto accordi da gennaio 2013, non hanno avuto ancora l’erogazione da parte dell’Inps, che non anticipa più i primi 4 mesi, e sono quindi fermi ai pagamenti di dicembre 2012”.

Quindi “si prorogano i termini, ma non ci sono tempi certi sulle erogazioni. Un’emergenza sociale che non può essere superata da dichiarazioni di intenti. Si parla ora di rivedere lo strumento , indirizzandolo solo a quelle realtà aziendali che hanno vere possibilità di ripresa, ma non possiamo trascurare che sul nostro territorio, soprattutto nelle piccole aziende, la deroga è servita a salvare centinaio di posti di lavoro. Si stanno valutando strumenti alternativi, ma sembra l’ennesima operazione di taglio alle risorse”.

“Sicuramente vanno individuati altri strumenti di sostegno alle imprese, soprattutto alle piccole, che quotidianamente decidono di chiudere per le grosse difficoltà del momento, ma è necessaria una politica di più ampio respiro, su cui si spera che il governo lavori nei prossimi giorni e non solo sugli ammortizzatori sociali – commenta il segretario Provinciale Ugl Maria Antonietta Vicaro -. L’occupazione, soprattutto quella giovanile, passa attraverso investimenti e sostegni soprattutto alle nuove realtà e a una importante defiscalizzazione del costo del lavoro. Chiediamo da tempo come sindacato una serie di  interventi importanti, tesi a favorire lo sviluppo e  non a reprimere l’economia già soffocata da una serie di negatività concomitanti. Ci auguriamo qualcosa di nuovo rispetto alle  solite ricette tampone degli ultimi anni, che anzi hanno dato risposte negative".

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