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Economia

Tracciabilità dei prodotti agricoli, via libera del Consiglio regionale

Approvata la legge che rappresenta allo stesso tempo uno strumento di tutela del consumatore e di valorizzazione delle risorse produttive del comparto agricolo laziale

Il Consiglio regionale ha approvato la legge sulla tracciabilità dei prodotti. L’obiettivo è quello di istituire una filiera tutta regionale, al fine di assicurare ai consumatori l’origine e la qualità dei prodotti agricoli e agroalimentari e incentivare la valorizzazione e la promozione della cultura enogastronomica tipica regionale.

Il provvedimento infatti, nasce dall’esigenza di contrastare il dilagante fenomeno della contraffazione che gravi danni arreca all’economia locale ed è volto quindi a sostenere il reddito delle imprese agricole, avviare un’azione forte e costante di promozione e identificazione territoriale della produzione laziale, facilitare ed incentivare l’accesso dei prodotti certificati del Lazio nei principali canali della distribuzione moderna, quali Grande Distribuzione Organizzata (Gdo) e HO.RE.CA (Hotel-Restaurant-Catering) e offrire ai consumatori prodotti di eccellenza, freschi e tracciabili.
 

PUNTI CHIAVE DELLA LEGGE – La normativa prevede l'istituzione di un marchio regionale collettivo di qualità; controlli sull’uso del marchio regionale collettivo di qualità e sul rispetto dei disciplinari di produzione di prodotti di qualità; interventi di educazione alimentare e di attività di promozione. È  prevista inoltre la programmazione concessione di contributi per la costituzione e l’avviamento dei comitati promotori e delle associazioni di controllo dei prodotti agricoli ed agroalimentari certificati, compresi i consorzi di tutela; lo sviluppo di prodotti agricoli di qualità attraverso il miglioramento dei processi di produzione, anche mediante l’applicazione dei sistemi di autocontrollo e di gestione aziendale nonché l’introduzione di sistemi di tracciabilità aziendale e di filiera.
 

POLVERINI - “Una legge importante che va nella direzione di garantire qualità e sicurezza dei nostri prodotti, con attenzione a chi produce e a chi compra e consuma. Con questo provvedimento valorizziamo i prodotti provenienti da una filiera tutta regionale, dalla materia prima al prodotto finito, anche attraverso un marchio regionale di qualità che racchiuda sotto lo stesso segno le eccellenze agroalimentari del Lazio. Questa legge si inserisce nell'articolato percorso che questa Giunta ha messo in campo per sostenere il comparto agricolo e promuovere i prodotti made in Lazio, asse strategici per un complessivo rilancio dell'economia regionale in cui l'agricoltura gioca un ruolo fondamentale”.
 

BIRINDELLI – “Il provvedimento approvato in Consiglio regionale rappresenta uno strumento fondamentale per rilanciare l'economia agricola del Lazio e sostenere le numerose aziende presenti sul nostro territorio che realizzano prodotti di alta qualità. Una legge importante - prosegue Birindelli - per incentivare il miglioramento della qualità delle produzioni, il recupero del rapporto con il territorio e la massima trasparenza in termini di tracciabilità del prodotto. Un modello di sviluppo innovativo che, nell'ottica di una moderna agricoltura multifunzionale, rilancia il territorio come vero valore aggiunto dei nostri prodotti agricoli e principale volano di crescita per il turismo rurale ed enogastronomico. Il tema della territorialità e della promozione e valorizzazione dei prodotti locali di eccellenza assume, in questo senso, un ruolo imprescindibile per lo sviluppo del settore agricolo e dei settori ad esso collegati. Un altro aspetto per il quale si rende necessaria questa legge è il grave problema della contraffazione alimentare dei prodotti di qualità Made in Italy. La Legge, infatti, introduce una sorta di etichettatura volontaria dei prodotti regionali d'eccellenza, in grado di garantire i consumatori sulla qualità e sull'origine dei prodotti del Lazio e tutelare le aziende che producono rispettando i disciplinari di produzione".
 

CETRONE – “La legge n.107 rappresenta un passo decisivo verso l’affermazione di una cultura della qualità, riconosciuta e certificata dalle eccellenze produttive della nostra regione - ha affermato il consigliere Cetrone intervenuta oggi in aula come relatrice di maggioranza per illustrare quella che è una disciplina fondamentale per uno dei settori produttivi più importanti dell’economia laziale -. Infatti, incoraggia lo sviluppo di sistemi di qualità e di tracciabilità dei prodotti agricoli e agroalimentari, introduce e disciplina il marchio regionale collettivo di qualità a garanzia dell’origine dei prodotti “Made in Lazio”. Tema quest’ultimo che rappresenta un punto importante, considerata l’insopportabile globalizzazione dei prodotti agricoli e agroalimentari che giungono dall’estero, spesso soggetti anche a scarsi controlli. La legge approvata questa mattina dal Consiglio regionale rafforza il Pil di un comparto primario per l’economia e l’occupazione del Lazio, e rende le aziende agricole più stabili nei confronti di una crisi non ancora messa sotto tutela. Abbiamo previsto anche l’utilizzo di norme per la tutela della salute dei cittadini, del benessere degli animali e del rispetto dell’ambiente, ma anche per la sicurezza sul lavoro con la sottoscrizione da parte degli enti datoriali di contratti collettivi nazionali e della certificazione antimafia, in assenza dei quali scatta la revoca o la mancata concessione del marchio. Altro aspetto importante della Legge n.107 è la sensibilizzazione dei temi legati al mangiare sano, al nutrirsi in modo equilibrato, contro la tendenza ad ingurgitare cibo di scarsa qualità, consumato in fretta e in modo inconsapevole da tanti, troppi giovani. Infine la legge n.107 riserva uno spazio adeguato anche alle attività di promozione dei prodotti, per trasfondere la cultura enogastronomica regionale anche fuori dal territorio di riferimento”.

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