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Economia

Cassa integrazione, in calo a dicembre. Uil: “Si chiude un anno difficile”

Rapporto sull'utilizzo della cassa integrazione in provincia riferito al mese scorso che ha fatto registrare un calo sia rispetto a novembre. Garullo: "Si chiude un anno difficile che ha riprodotto le difficoltà del 2012"

Si è chiuso un anno difficile per l’occupazione pontina e la Uil, attraverso il consueto rapporto sull’utilizzo della cassa integrazione, riferito al mese di dicembre 2013, ha cercato di fare un po’ il punto della situazione.

"Si chiude un anno difficile che sostanzialmente ha riprodotto le difficoltà del 2012; infatti – ha commentato Luigi Garullo, segretario generale Uil Latina – il totale delle ore di cassa integrazione autorizzate nell’intero 2013 sono state 6.967.638, con un calo del -7,4% rispetto al totale del 2012, che si riferisce soprattutto al calo della cassa in deroga pari al -26,9% che ha scontato la carenza di risorse economiche stanziate dal Governo centrale e dalla Regione Lazio a copertura di questo strumento di sostegno.”

Per quanto riguarda il mese di dicembre 2013 – aggiunge Garullo - i dati elaborati nel 12° rapporto UIL 2013 sull’utilizzo della cassa integrazione relativamente alla provincia di Latina, evidenziano (per il secondo mese consecutivo) un calo del -23,6% delle ore di cassa integrazione; nello specifico le ore di cig autorizzate nel mese di dicembre 2013 sono state pari  a 507.684".

Cala soprattutto la cassa in deroga facendo segnare un -35,1% con 207.440 ore, segue la cassa ordinaria che segna -31,9%, mentre rimane sostanzialmente invariata la cassa straordinaria con 189.774 ore autorizzate.

Anche il raffronto fra dicembre 2012 e dicembre 2013 fa registrare un calo di ore autorizzate pari al -39,3%, mentre i lavoratori potenzialmente posti in cassa integrazione nel mese di dicembre 2013, sono stati circa 3mila”.

Per quanto riguarda le altre province del Lazio, vanno segnalati i consistenti aumenti di ore CIG a Roma (+75%) e Viterbo (+84,5%), mentre Rieti (-68%) e Frosinone (-44%) registrano un calo superiore a quello di Latina”.

“Si chiude dunque un anno duro  – conclude Garullo – in un contesto di forte instabilità che ha visto il nostro territorio coinvolto in un più generale trend di crisi diffusa, dentro un ambito provinciale nel quale non si sono registrate  nuove iniziative economiche  o produttive, con una politica locale e soprattutto regionale che ha giocato un anno tutto in difesa, senza mai tentare di lavorare e di discutere su proposte coraggiose per costruire condizioni di rilancio e di sviluppo territoriale”.

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