Diminuisce il numero delle ore di cassa integrazione utilizzate nel mese di dicembre nella provincia pontina ma nell’arco dei 12 mesi del 2018 si è registrato comunque un forte aumento. 

Questo il quadro che emerge dal consueto rapporto della Uil sull’andamento della cassa integrazione e sugli occupati, sia a livello nazionale che provinciale. 

“Cala l’utilizzo di ore di cassa integrazione – commenta Luigi Garullo, segretario generale Uil Latina – per il mese di dicembre 2018, che si chiude con una diminuzione complessiva delle ore autorizzate, pari al -72,6%, rispetto al precedente mese di novembre, mentre se valutiamo il dato annuale e compariamo l’intero anno 2018 rispetto all’anno 2017, registriamo un aumento complessivo della cig pari al +160,9%,  portando la provincia di Latina al primo posto nella classifica delle province italiane per il maggior incremento percentuale di utilizzo di ore nel 2018 sul 2017”.

“I dati ci dicono – continua Garullo – che nel mese di novembre 2018 sono state autorizzate complessivamente 79.144 ore di Cassa integrazione, mentre nel mese di dicembre 2018 sono state autorizzate appena 21.675 ore con appunto una diminuzione del -72,6%, mentre nello specifico  - aggiunge Garullo – vi è un calo della Cig ordinaria (-56,6%9, ed una diminuzione della cig straordinaria che fa segnare un -93,9%”. 

“Al di là però del dato contingente del singolo mese di dicembre 2018, come dicevamo prima se facciamo il raffronto fra l’intero anno 2018, e l’anno precedente 2017 – aggiunge il segretario della Uil – si evidenzia un aumento del +160,9% dell’utilizzo complessivo di ore di cig, in quanto nel 2017 sono state autorizzate 896.841 ore complessive, contro le ben 2.340.020 ore autorizzate nel corso del 2018”

“Analizzando dunque i dati annuali nella loro complessità - conclude Garullo – risulta del tutto evidente che seppur siamo lontani dai picchi di cassa integrazione raggiunti nel corso degli anni passati, la provincia pontina necessita senza dubbio di una attenzione straordinaria da parte di tutti i soggetti istituzionali e dalle parti sociali, a cominciare dalla Regione, presso la quale possono essere individuati specifici interventi a sostegno dello sviluppo economico e strutturale del territorio”.