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Economia

Cassa integrazione in lieve aumento, Latina in controtendenza

A livello regionale tutte le provincie del Lazio fanno segnare recuperi vistosi sulle ore di cassa utilizzate, a Latina è cresciuta dello 0,7%

A fronte di un dato regionale che vede diminuire le ore di cassa integrazione nel mese di febbraio, la provincia pontina è l’unica nel Lazio a ritrovarsi in una condizione di stallo, facendo registrare un, seppur piccolissimo, aumento dello 0,7% rispetto a gennaio 2013.

Come ogni mese, infatti, la Uil rende noti i dati del report sull’andamento della cassa integrazione e sull’occupazione a livello nazionale e provinciale.

"I dati elaborati dalla UIL relativamente alla provincia di Latina per il mese di febbraio 2013, – spiega Luigi Garullo, segretario generale Uil Latina -, fanno segnare una sostanziale tregua, in quanto registriamo un dato invariato delle ore di cassa utilizzate, in una situazione che permane difficile, come si evince dai dati di dettaglio. Per il mese di febbraio 2013 , registriamo infatti un totale di 518.275 ore di cig complessivamente utilizzate, con un aumento  del +0,7% , contro le 514.914 ore di cassa integrazione utilizzate nel precedente mese di gennaio 2013”.

Ma i numeri relativi al territorio pontino assumono un sapore diverso se paragonati con la realtà regionale; “certamente è una situazione delicata per l’economia e l’occupazione provinciale – commenta ancora Garullo –; dai dati rileviamo infatti che mentre a livello regionale tutte le provincie del Lazio fanno segnare recuperi vistosi sulle ore di cassa utilizzate (Rieti -60,2%, Frosinone -43,8%, Roma -18,5%, Viterbo -14,7%) , Latina conferma il dato del mese precedente”.

“Nello specifico – aggiunge il segretario della Uil – mentre diminuisce l’utilizzo di ore di cassa integrazione ordinaria e straordinaria, la cassa in deroga  fa segnare un +103%, il che significa che molte situazioni che hanno concluso il periodo di ammortizzatori ordinari, sono ora giunte con gli strumenti in deroga alla definitiva fuoriuscita dal mondo del lavoro attivo, e contestualmente significa anche che si rende molto visibile la precaria situazione in cui versano le piccole, micro e medie imprese”.

Anche il numero di lavoratori potenzialmente posti in cassa integrazione a febbraio 2013 si attesta più o meno sugli stessi valori del mese scorso, poco sopra le 3.000 unità.

“Quello che ci preoccupa di più – ribadisce ancora Garullo – è proprio il dato sull’occupazione che va deteriorandosi velocemente. Abbiamo fatto una rilevazione campione presso la nostra sede provinciale, e il quadro che viene fuori è davvero critico; infatti registriamo che al 15 marzo 2013, appunto nella sede campione, in soli 2 mesi e mezzo abbiamo inoltrato un numero di domande di richiesta di indennità di disoccupazione, pari al 50% dell’intero numero di disoccupazioni ricevute in tutto il 2012, cioè, - insiste Garullo – in soli 2 mesi e mezzo abbiamo raccolto il 50% delle disoccupazioni fatte nell’intero 2012, è chiaro che seppur ci riferiamo ad un dato campione, la questione non può essere sottaciuta nella sua gravità”.  

“La condizione della nostra provincia – aggiunge ancora Garullo - , dal punto di vista economico, ma non solo, non è quindi migliore di quella del resto del paese, anzi, il nostro sistema produttivo sconta nodi e problematiche strutturali mai risolte, che si aggiungono al contesto di crescita nulla, imprese in difficoltà, forte impatto sull’occupazione e sulla qualità dei rapporti di lavoro.”
 “In sintesi  – conclude Garullo –  l’analisi dei dati ci dice che questa apparente tregua sulla cassa integrazione non durerà a lungo, ed è evidente che chiusa la parentesi elettorale, occorre concertare al più presto interventi decisi sul fronte del lavoro, interventi che non possono non trovare nella Regione Lazio la sede decisionale naturale.”

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