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Sermoneta dal sapore medievale: ecco il Castello Caetani

Il Castello Caetani che si erge maestoso sul paese di Sermoneta, uno dei monumenti tra i più integri dell'antica architettura medievale del Lazio e dell'Italia

Sermoneta, che sorge su una collina alta circa 257 metri, racchiude in sé tutto il fascino dell’antica cittadina medievale; con il suo antico borgo è uno dei centri della provincia pontina più suggestivi scelto di tanti turisti che durante tutto il corso dell’anno. Grande attrazione per i turisti è il bellissimo Castello Caetani che si erge maestoso, uno dei monumenti tra i più integri dell’antica architettura medievale del Lazio e dell’Italia.

Costruito intorno al XIII secolo dalla famiglia degli Annibaldi, nasce come imponente rocca che poi nel corso del tempo si è arricchita di opere per la difesa che dovevano renderlo quasi inespugnabile. La sua storia è un continuo susseguirsi di assalti e guerre che si alternano a momenti di pace; ha ospitato personaggi illustri come Federico III nel 1452, Carlo V nel 1536, Lucrezia Borgia che ne fu “padrona” quando Papa Alessandro VI Borgia espropriò i Caetani. Dell’antica rocca rimangono solamente il Maschio, una torre alta 42 metri, e la controtorre detta Maschietto.

La rocca rappresentava il fulcro della vita cittadina, con la Chiesa di San Pietro in Corte edificata in Piazza D’Armi e l’ampia cisterna per la raccolta dell’acqua piovana costruita per ovviare alla mancanza d'acqua dovuta all’elevata posizione geografica. Nel 1927 i Caetani, che divennero i nuovi proprietari del castello in cui dimorarono solo a partire dal XIV secolo, avviarono lavori di ampliamento. Ricostruirono la “Sala dei Baroni”, lunga 22 metri, adibita a centro di discussione degli affari del feudo, mentre risalgono al 1470 le “Camere Pinte”, stanze affrescate con figure mitologiche dipinte da un artista ignoto, probabilmente appartenente alla Scuola del Pinturicchio.

Nel 1499 l’ascesa dei Caetani fu interrotta da Alessandro VI Borgia che li scomunicò con una bolla pontifica, togliendo loro beni, privilegi e diritti. Sotto i Borgia, che fortificarono la cinta muraria, distrussero l’ultimo piano del Maschio e rasero al suolo la Chiesa di San Pietro in Corte, il castello divenne una fortezza militare. Alla morte di Alessandro VI, Giulio II nel 1504 riconfermò i Caetani Signori di Sermoneta.

Nel Seicento Sermoneta non aveva più l’importanza strategica di un tempo, così i Caetani si trasferirono altrove; nel secolo successivo il castello subì devastazioni e saccheggi da parte di militari spagnoli e francesi si ricorda l’episodio del 1798 quando i soldati di Napoleone lo trasformarono in carcere e ne asportarono 36 cannoni. Alla fine dell’Ottocento i Caetani tornarono ad occuparsene avviando imponenti lavori di restauro e trasformandolo in centro sociale e educativo. Oggi la Fondazione Roffredo Caetani lo tutela e conserva, cercando di perpetuare l’opera iniziata dal plurisecolare Casato.

CASTELLO CAETANI A CANNES - Il Castello Caetani è stato scetlo dal regista Matteo Garrone per fare da sfondo ad uno dei tre racconti del film “Il Racconto dei Racconti” in concorso all’ultimo Festival di Cannes 2015.

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