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Venerdì, 19 Aprile 2024
Economia Latina Scalo

Chemtura di Latina Scalo, firmato l’accordo per i 17 licenziamenti

Tre i punti fondamentali dell’intesa raggiunta. Cecere (Femca): “Abbiamo firmato un accordo molto sofferto e non facile dati i presupposti dai quali l’azienda era partita annunciando i licenziamenti”

Siglato l’accordo per la mobilità alla Chemtura dopo l’annuncio dell’azienda di voler licenziare 17 lavoratori tra tecnici, operatori, amministrativi.

Tre i punti essenziali dell’accordo raggiunto nei giorni scorsi durante l’incontro presso la sede di Unindustria. Il primo relativo a quei dipendenti che raggiungono, da qui ai prossimi tre anni, i requisiti per accedere alla pensione, ai quali verrà versato un assegno mensile che, tra la mobilità e l’incentivo aziendale, raggiunga il 90% dell’ultima busta paga.

Il secondo punto riguarda gli eventuali volontari ai quali verranno versate 24 mensilità se al di sotto dei 40 anni di età, o 36 mensilità se superano questa soglia. Somme che terranno conto di tutte le voci in busta paga e che saranno pagate al netto. Per coloro che daranno la disponibilità ad uscire dall’azienda entro il 31 gennaio di quest’anno, è anche previsto un incentivo pari a 6 mensilità lorde.

Il terzo punto, fortemente voluto dalle organizzazioni sindacali, riguarda coloro che decideranno di rimanere comunque in azienda, rinunciando al ruolo fino ad oggi ricoperto, accettando una mansione inferiore e la conseguente  novazione contrattuale.

Come si ricorderà l'azienda di Latina Scalo aveva comunicato, qualche giorno prima di Natale di voler ridurre il proprio personale mettendo in atto politiche tese a recuperare soprattutto competitività su di un mercato estremamente complesso, riprendendo quell’efficienza che, a suo dire, lo stabilimento non generava. Una posizione questa, duramente contestata dalle organizzazioni sindacali e dai lavoratori che avevano risposto compatti, con affollate e partecipate assemblee, e con uno sciopero che aveva superato il 90% delle adesioni.

“Abbiamo firmato un accordo molto sofferto e non facile, dati i presupposti dai quali l’azienda era partita e le motivazioni che aveva messo sul tappeto annunciando i licenziamenti - ha commentato Roberto Cecere, segretario generale della Femca Cisl -. Oltre a chi potrà agganciarsi direttamente alla pensione, l’accordo lascia al lavoratore la scelta di uscire volontariamente o di cambiare mansione. Nessuno deve essere cacciato.

Ci auguriamo che l’intesa raggiunta serva a rilanciare lo stabilimento che dovrà attraversare un 2015 di transizione, con la speranza che il 2016 sia l’anno della svolta e del rilancio. Sono troppi anni ormai che lo stabilimento di Latina Scalo è attraversato da crisi e difficoltà che si susseguono una dopo l’altra, creando un clima di incertezza e poca serenità tra i lavoratori.”

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