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Chiude La Provincia, Stampa Romana: “Decisione inaccettabile”

È il commento dell'Asr all'indomani della decisione di chiudere l'edizione locale del quotidiano. Grande solidarietà ai lavoratori

Dopo la notizia della chiusura dell’edizione di Latina del quotidiano La Provincia, oggi è voluta intervenire anche Stampa Romana che definisce “inaccettabile” la decisione di cessare l’attività del giornale pontino.

“La Effe cooperativa Spa esce allo scoperto e comunica la volontà di chiudere l’edizione di Latina del quotidiano La Provincia. Dopo essersi a lungo sottratta al confronto con i sindacati, l’azienda si è fatta vedere al tavolo martedì 28 maggio e, senza presentare alcun piano industriale ed editoriale che giustificasse la decisione, ha comunicato ad Asr e Cgil Slc di Latina e Frosinone, l’intenzione di cessare le pubblicazioni a Latina mettendo in cassa integrazione a zero ore 17 giornalisti e 5 poligrafici, nonché buttando a mare oltre 20 collaboratori a cui scade il co.co.co a fine maggio. La causa sarebbe la mancata erogazione del contributo pubblico 2011 da parte della Presidenza del Consiglio” scrive Stampa Romana in una nota.

Una decisione inaccettabile - commentano Paolo Butturini, segretario dell’Asr, Carlo Bruno, segretario della Slc di Latina e Giuseppe De Pede, segretario Slc di Frosinone -. Dopo aver traccheggiato per un anno, senza alcun progetto di sviluppo delle testate, ma anzi, lasciando deperire il patrimonio professionale ed editoriale, la Effe imbocca la strada più facile: chiudere una delle due edizioni. Una scelta che, oltre a penalizzare i lavoratori già spremuti da cassa integrazione e contratti di solidarietà (per altro non corrisposte da quattro mesi) impoverisce l’offerta informativa riducendo ancor più il valore della testata e dell’azienda.

I sindacati, inoltre, hanno contestato alla Effe la mancanza del presupposto giuridico di una decisione che non poggia su alcuna delibera assembleare e non si comprende da chi e come sia stata presa. Si punta così a dividere ancora una volta i lavoratori di Frosinone e Latina, nascondendo le reali cause di una crisi che si è lasciata marcire nell’immobilismo più volte denunciato dalle organizzazioni sindacali. Asr e Slc-Cgil hanno chiesto una piano industriale e editoriale che provi a invertire la tendenza al declino e superi un modello produttivo che si basa soltanto sul finanziamento pubblico”.

COMUNE DI LATINA – Anche il sindaco di Latina, Giovanni Di Giorgi, ha voluto esprimere solidarietà ai giornalisti e poligrafici del quotidiano La Provincia.
Ho appreso con amarezza la volontà del gruppo editoriale del quotidiano La Provincia, che ha comunicato l’intenzione di cessare le pubblicazioni della edizione di Latina. Auspico che le difficoltà che hanno indotto la proprietà ad intraprendere questo percorso possano essere risolte per il meglio, salvando così l’attività lavorativa dei 17 giornalisti, dei 5 poligrafici  e delle decine di collaboratori coinvolti. La vicenda, evidentemente, non mette a rischio soltanto i posti di lavoro e le professionalità coinvolte ma apre scenari ulteriormente negativi nel panorama della comunicazione pontina, che negli ultimi anni ha visto impoverirsi l’offerta mediatica a causa della riduzione del numero di testate presenti e continua vivere una situazione di grande difficoltà. Per tali motivazioni e in ragione del ruolo essenziale svolto dagli organi di informazione quali strumenti di analisi degli avvenimenti e di crescita del territorio, auspico che il gruppo editoriale in questione non spenga una voce attenta ed equilibrata, ma possa invece trarre dall’attuale situazione di difficoltà le energie per un progetto di rilancio della testata. Ai giornalisti del quotidiano La Provincia, cui va riconosciuta grande professionalità e puntuale capacità di lettura degli eventi, esprimo vicinanza e a loro auguro di poter proseguire con rinnovato slancio la propria attività lavorativa”.

SERGIO SCIAUDONE – “Se la chiusura di una azienda è di per sé una cosa negativa, la chiusura di una testata giornalistica lo è in maniera doppia. Il partito Comunisti Sinistra Popolare esprime la propria solidarietà agli oltre venti lavoratori interessati dalla chiusura del quotidiano La Provincia ed esprime la propria preoccupazione per la decimazione delle testate giornalistiche del territorio, cinque negli ultimi tre anni: quando chiude una radio, un giornale o una televesione un pezzo di pluralismo muore, un pezzo di cultura scompare.
Se a volte non siamo in accordo con le linee editoriali delle varie testate, dobbiamo dire che se non ci fossero state queste, in alcuni casi, non ci sarebbe stata opposizione a scelte amministrative scellerate: uniche a denunciare la mala gestione di una politica sempre più arrogante. Non siamo di quelli che gioiscono per i tagli ai fondi per l’editoria, non si può pensare di risanare il debito pubblico tagliando il pluralismo ne tantomeno possiamo pensare di assoggettare i giornali alle becere leggi di mercato in una realtà, quella italiana, che vede il maggior distributore di pubblicità essere anche il più grande editore. La chiusura della Provincia è l’ennesimo dramma per le famiglie di lavoratori e l’ennesimo fallimento per una società che continua a definirsi democratica"
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