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La vertenza / Sermoneta

Corden Pharma, nuovo incontro. Femca Cisl: “Avanza il progetto per l’acquisizione del sito”

Riunione nella sede di Unindustria alla presenza dell’azienda, dei sindacati e di una delegazione in rappresentanza della società che nell’aprile scorso aveva annunciato la possibile acquisizione del sito

“Avanza il progetto per l’acquisizione del sito”: questo l’aggiornamento che arriva dalla Femca Cisl circa il futuro della Corden Pharma di Sermoneta dopo l’incontro che si è svolto oggi presso la sede di Unindustria Latina con l’azienda, le organizzazioni sindacali del territorio e una delegazione in rappresentanza della società che nell’aprile scorso aveva annunciato la possibile acquisizione del sito.

Al tavolo è emerso un progetto ambizioso, che vede in primis riuscire a sollevare la Corden dalla procedura concordataria, impegno che, spiega la Femca, la nuova società intende perorare: “E’ assolutamente importante che si chiuda il percorso concordatario perché questa è la prima condizione necessaria affinché l’azienda possa riprendere il suo cammino di sviluppo ed inoltre è una condizione indispensabile al nuovo acquirente per porre un veto di esclusività alla proposta di acquisto - dichiara Elisa Bandini, segretario generale Femca Cisl Latina - Infatti abbiamo notizie di più manifestazioni d’interesse per la Corden ma, ad oggi, questa è l’unica realtà che ha pubblicamente relazionato che intende trovare le condizioni necessarie per chiudere il concordato e conseguentemente rilanciare il sito”. 

“La nuova società - proseguono dal sindacato - ha un business biofarmaceutico e si pone come obiettivo riqualificare i reparti produttivi e soprattutto le risorse interne di Corden avvalendosi anche degli attuali esuberi, di fatto permettendo la chiusura definitiva di una vertenza complessa che ha radici lontane e che ad oggi vede ancora a rischio 44 posti di lavoro, sebbene la proroga di cassa integrazione richiesta qualche giorno fa ha consentito alla fabbrica di guadagnare altro tempo”. 

“Siamo consapevoli che i tempi di procedure come queste sono lunghi – continua Elisa Bandini – in quanto si tratta di operazioni tecnicamente molto complesse, ma non si può negare che in una vertenza come questa è fondamentale che le tempistiche s’incastrino a dovere; abbiamo davanti circa 12 mesi di proroga di cassa integrazione e ci auguriamo di chiuderla molto prima sempre che la nuova società riesca a concludere le operazioni necessarie, ma purtroppo dobbiamo constatare che sono molte le criticità che si stanno affrontando, la più grave è la questione dei rincari energetici” 

Nel corso dell’incontro è emersa una problematica di sostenibilità dei costi energetici che attualmente risultano triplicati rispetto al passato. La nuova società ha però l’ambiziosa aspettativa di risolvere entro fine anno con l’auspicio di poter sottoscrivere successivamente un accordo di programma che, attraverso agevolazioni statali, coadiuvi lo sviluppo del sito. “Le informazioni che abbiamo avuto al tavolo restituiscono alle maestranze fiducia nel futuro dato che la nuova proprietà ha illustrato un solido progetto per riqualificare un sito storico nel comparto chimico – farmaceutico del nostro territorio quale è Corden” conclude Bandini.                                                                                 

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