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Economia

Zingaretti lancia la sfida sulla fase 2, Confcommercio accoglie e rilancia: "Noi siamo pronti"

Il presidente della Regione ha fatto il punto sulle misure per la graduale riapertura a partire da maggio. Le proposte dell'associazione di categoria del Lazio

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti indica le linee guida della fase 2 dell'emergenza Covid. Lo fa insieme alla sua Giunta, ai sindacati, Abi Lazio, Anci, Camere di Commercio, Upi e associazioni di categoria. Alla videoconferenza ha preso parte anche Confcommercio, che accoglie e rilancia le parole del presidente: "Siamo pronti". 

"E' solo l'inizio di una serie di incontri che avranno l'obiettivo di programmare le riaperture previste nella fase 2 - spiega il presidente regionale e consigliere nazionale di Confcommercio Giovanni Acampora - e che dovranno avvenire, nel Lazio, in massima sicurezza. Bisogna essere pronti appena le condizioni sanitarie lo permetteranno, gradualmente dal 4 maggio in poi, con una serie di misure che vanno dal contingentamento degli ingressi nelle attività commerciali alla realizzazione di infrastrutture di sicurezza". Una sfida al mondo produttivo quella lanciata dal presidente Zingaretti a cui Confcommercio risponde così: "Questo virus ha messo il Paese le imprese davanti a una grande sfida che potrebbe essere, come ha sottolineato il presidente Zingaretti, anche l'inizio di una vera e propria rivoluzione imprenditoriale. Bisogna ripartire anche con modalità differenti rispetto al passato. Noi siamo pronti a metterci in gioco e, come sempre, siamo pronti a fare la nostra parte."

Nella sua analisi dei dati del mese di marzo Acampora conferma un crollo vertiginoso dei consumi e dei fatturati delle imprese: -100% dei consumi nel settore dell’abbigliamento, - 95% di presenze straniere nel settore del turismo, -82% delle vendite di automobili, - 68% le vendite dei bar e ristoranti. Riferendosi poi ai provvedimenti messi in campo ha aggiunto: "sono insufficienti, alle imprese occorre immediatamente liquidità, quella vera, senza alcuna burocrazia e massima semplificazione". "Abbiamo tempo fino al 3 maggio - aggiunge il presidente - per permettere a tutti di ripartire nel massimo della sicurezza, Confcommercio Lazio ci sarà su tutti i temi, e con tutte le categorie". E ancora: "Bisogna concedere agli operatori dei mercati di organizzarsi mettendo in campo misure di prevenzione e di sicurezza per lavoratori e utenza consentendone la riapertura. Sulle librerie si è confermata la riapertura al 20 aprile per mettere in pratica protocolli di distanziamento sociale e presidi sanitari che consentano una apertura in totale sicurezza. È in corso una vera sfida, dove tutti dovranno fare la propria parte tra innovazione e prevenzione, bisognerà mettere in campo idee innovative, considerando che i settori dove occorrerà un maggiore sforzo sono quello alberghiero, della ristorazione, del turismo culturale, dei cinema e dei teatri. I prossimi giorni saranno di intenso lavoro tra sindacati e associazioni datoriali per mettere a punto le necessarie misure che dovranno rendere agibili e sicuri i luoghi di lavoro”.

Da ultimo il presidente Acampora, sottolineando gli ingenti costi a carico delle imprese per adeguarsi ai nuovi protocolli di sicurezza, ha lanciato una sfida al sistema camerale: "Utilizzare gli avanzi patrimonializzati che ammontano a svariati milioni di euro (solo le Camere di Commercio di Latina e Frosinone 7milioni di euro, dati al 2018) mettendoli a disposizione delle imprese attraverso bandi per finanziamenti a fondo perduto per consentire alle imprese di dotarsi di presidi di sicurezza per la riapertura (divisori in plexiglas, mascherine, gel, sanificazione ambientale, guanti. Occorrono misure reali, tangibili e soprattutto utili".

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