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Giovedì, 25 Aprile 2024
Economia

Coronavirus e la sfida dell’estate, al lavoro in Regione per una stagione balneare in sicurezza

Il confronto con gli operatori. Tre i filoni principali: sgravi fiscali, proroghe delle concessioni al 2033 e soprattutto stabilire le misure per la fruizione delle spiagge in sicurezza

Anche in Regione si studiano le soluzioni per far partire la stagione balneare in sicurezza sulle spiagge del Lazio. Mentre infatti a Latina è stato avviato il dialogo tra Comune e operatori balneari, anche in Regione nell'audizione congiunta delle commissioni Turismo e Sviluppo economico con le associazioni rappresentanti del comparto del Lazio sono stati affrontati gli effetti dell’emergenza coronavirus e le relative iniziative per la riapertura delle attività. Tre i filoni principali su cui le associazioni di categoria invitano la Regione a intervenire in tempi brevi: sgravi fiscali, tra queste la riduzione dell'Irap, proroghe delle concessioni al 2033 e l'urgenza di stabilire le misure per la fruizione delle spiagge in sicurezza. 

Le richieste dei balneari 

"Sarebbe il caso che gli stabilimenti balneari, proprio per le loro caratteristiche specifiche, fossero i primi a riaprire - ha esordito Maurizio Criscuolo di Cna Balneari Lazio -. Ci preoccupiamo di librerie e dei negozi per bambini ma lo stabilimento balneare è il posto più salubre dove mandare le persone una volta finito il lockdown: lo dice il professor Rezza, non io. Semmai il problema è nel distanziamento sociale. Non dobbiamo parlare di distanziamento sociale degli ombrelloni ma delle persone. I problemi riguardano come raggiungere gli ombrelloni e dovremmo capire quali sono i percorsi per raggiungere bar e docce". Per Criscuolo se non riuscisse a ripartire, tutto il settore si troverebbe nella situazione di fare attività nella primavera del 2021 con un lockdown di due anni considerando che i balneari hanno chiuso tutto a settembre. "Abbiamo bisogno di certezze” conclude.  

A fargli eco Marco Maurelli di Federbalneari Lazio che chiede un'ordinanza regionale condivisa con le associazioni di categoria e con i Comuni, perché saranno quest’ultimi a intervenire sulla gestione della sanificazione delle spiagge e delle spiagge libere. "La Regione deve emettere regolamenti chiari e omogenei su tutto il territorio. Stiamo parlando di norme straordinarie come straordinario è l'evento della pandemia, e straordinario deve essere, quindi, il tema della gestione entro dicembre 2020. Queste commissioni devono ridisegnare lo strumento normativo in chiave anti Covid. Andranno riviste la destagionalizzazione, per le misure economiche auspichiamo un fondo speciale per i lavoratori stagionali rimasti fuori dal decreto Cura Italia. Proponiamo la sospensione del canone 2020 addizionale, e speriamo in incentivi al consumo nella disponibilità delle famiglie meno abbienti".  

Dal canto suo Gianfilippo di Russo, Cna Formia, sottolinea la sofferenza delle aziende e sollecita i Comuni alla proroga delle concessioni. "La Regione Lazio ha emanato le linee guida e sono state disattese da molti comuni, anche in provincia di Latina. Sarà una stagione forse senza profitti, ma diamo almeno certezze per il futuro". Un manifesto già pronto è stato invece illustrato dai rappresentanti de La Base Balneare, Fulvia Frallicciardi e Riccardo Di Luca; proposte per le disposizioni finanziarie certe e attuabili; proroga  per le concessioni al 2033, disposizioni sanitarie immediate certe e attuabili, voucher o bonus, l'Iva al 10% e la sospensione della Tari, finanziamenti a fondo perduto, esclusione delle evidenze pubbliche. Mario Frostino, Oro del Golfo, ha posto poi la questione della gestione della spiaggia libera per poter posizionare le attrezzatura che garantiscano il distanziamento sociale proponendo di introdurre i vigilantes da supporto ai bagnini, in modo da far rispettare le distanze di sicurezza. Pina Uttaro, di Gaeta Fronte Mare, ha riportato poi il progetto che nasce dagli operatori della spiaggia di Gaeta, ma che può essere esteso a tutto il territorio e che prevede le distanze di sicurezza, la sanificanzione, presenze contingentate con sistemi di prenotazione e come mettere in sicurezza anche la spiaggia libera. 

Le proposte che arrivano dalla provincia pontina 

Diverse le proposte che sono arrivate anche dai consiglieri pontini intervenuti al termine delle audizioni. Angelo Tripodi, capo gruppo della Lega, che ha fatto sapere di aver già presentato, prima di Pasqua, un vadevecum per riaprire le attività balneari, ha spinto sulla proroga delle concessioni  al 2033. "Il settore balneare impiega minimo 7000 dipendenti - ha detto - e mentre gli operatori stanno montando, non sanno ancora come contrattualizzare i propri dipendenti, quindi attiviamo i vocuher. Snellire le procedure è ormai doveroso, bisogna correre affinché il comparto non subisca altri danni”. Gaia Pernerella del Movimento 5 Stelle ha proposto un tavolo congiunto dove si possano trovare strumenti normativi, che siano deroghe o altro, per avviare la stagione. Per Giuseppe Simeone di Forza Italia bisogna “affrontare la doppia esigenza, far ripartire gli stabilimenti e contemporaneamente garantire i cittadini; non vi è dubbio che dobbiamo assicurare le regole, ma chiedo agli assessori se siamo in grado di rispondere a queste domande. Ma subito, non dopodomani". Per Enrico Forte del Pd “mai come in questo periodo le attività balneari rivestono un ruolo importante dal punto di vista economico e ancor più sotto quello sociale. Ogni azione riferita al comparto dovrà essere ricompresa nell’ambito dell’economia del mare e nel piano regionale del turismo. Occorre - ha poi concluso - studiare possibili azioni per ridurre la tassazione". 

Assessore Orneli: "Non vi abbandoniamo, ma aiutateci ad aiutarvi”

"Non vi abbandoniamo, ma aiutateci ad aiutarvi”, ha detto l’assessore allo Sviluppo Economico, Paolo Orneli. “L’emergenza Covid 19 inciderà sulla stagione balneare. Le linee guida nazionali dovranno sciogliere il quando e il come riaprire gli stabilimenti. La stagione balneare partirà in ritardo, non siamo in condizione di aprirla domani né lunedì prossimo. Il come dipenderà sia dalla capacità delle linee guida nazionali che da quelle regionali ma anche da quella delle categorie di aiutarci a fornire un messaggio chiaro: si potranno frequentare gli stabilimenti e gli arenili in una condizione di sicurezza sanitaria per tutti i cittadini". Per l'assessora al Turismo Giovanna Pugliese sulla questione concessioni bisogna rimandare a quanto dirà il Governo nella conferenza Stato-Regioni. “Ni in questo mese e mezzo abbiamo richiesto tutte le misure importanti per il comparto, abbiamo incontrato il ministro Franceschini che ci ha assicurato che in questi giorni dovremmo avere risposte importanti: dalla liquidità alle imprese, al bonus vacanze. Questo 2020 è un anno che ci impone di ripensare il turismo, un turismo italiano e probabilmente regionale è un'occasione per sviluppare il turismo dei borghi".

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