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Crisi economica, Confindustria e sindacati incontrano Cusani

Il presidente di Confindustria Marini: " Lanciato il patto tra le parti sociali in provincia”. Prossimo obiettivo l’incontro con Zingaretti

Agire insieme per arginare la dilagante crisi che sta devastando il territorio pontino. Nella giornata di ieri, presso la sede di via Montesanto a Latina, i vertici di Confindustria, insieme ai segretari generali territoriali dei sindacati, Anselmo Briganti della Cgl, Eva Blasik della Cisl, Luigi Garullo della Uil e Maria Antonietta Vicaro della Ugl, hanno incontrato il presidente della Provincia Armando Cusani. Presenti anche i rappresentanti della Camera di Commercio.

"La riunione si è svolta all'insegna della disponibilità al dialogo da tutte le parti intervenute – commenta il presidente di Confindustria Latina Paolo Marini – ed ha avuto un esito estremamente positivo soprattutto sui punti che ci stavano più a cuore. La front line per il New deal della provincia di Latina, ieri ha incassato il fondamentale appoggio del presidente Cusani, che sposa la nostra visione di agire insieme su determinati assi strategici per il bene comune del nostro territorio”.

“La priorità adesso è quella di dialogare al più presto con la Regione e ci aspettiamo che, così come ha fatto il presidente Cusani, il presidente Nicola Zingaretti ci riceva al più presto, perché è a quel tavolo che dobbiamo tornare a incontrarci e parlare con assiduità, con estrema chiarezza e determinazione, – conclude Marini – nel rispetto dei ruoli e delle competenze, ma con la profonda consapevolezza che Latina ha il diritto, il merito e contestualmente anche il bisogno, di ricevere ciò che le spetta".

"Sappiamo che in Regione, ancora per poche settimane, saranno disponibili delle ingenti somme economiche stanziate dalla Comunità Europea – spiegano i segretari generali delle organizzazioni sindacali – , risultano ancora da spendere il 59% delle risorse del POR e, con i dati alla mano, si può stimare che le risorse da impegnare prima della fine del periodo, non dovrebbero essere inferiori a 600 milioni di euro. Noi dobbiamo assolutamente coinvolgere tempestivamente gli interlocutori istituzionali preposti per intercettarle e destinarle al recupero e al rilancio nostro territorio".

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