rotate-mobile
Economia

Crisi industriali in provincia: una task force per il "caso pontino"

Approvato in Regione un ordine del giorno per arginare la crisi industriale e garantire il rilancio dell'economia e dell'occupazione in provincia proposto dai consiglieri pontini Forte, Giancola e Simeone

Una task force per arginare la crisi industriale e garantire il rilancio dell’economia e dell’occupazione nella provincia di Latina.

Questo quanto stabilito questa mattina in Regione con l’approvazione, nel corso della discussione sul collegato alla legge di stabilità, dell’ordine del giorno a firma congiunta dei consiglieri regionali Enrico Forte (Pd), Rosa Giancola (Per il Lazio) e Giuseppe Simeone (Forza Italia).

L’ORDINE DEL GIORNO - Come spiegano i tre consiglieri pontini in una nota congiunta, l’atto impegna il presidente della Regione Zingaretti e gli assessori competenti in materia “a mettere urgentemente in atto tutte le azioni necessarie ad interloquire con il Governo per la creazione di una task force per contrastare le crisi industriali ed incentivare la ripresa dell’occupazione nel territorio pontino; ad inserire la provincia di Latina tra le aree prioritarie di attuazione di misure straordinarie di politica attiva del lavoro; a costituire sportelli per lo sviluppo dell’autoimprenditorialità, dove i lavoratori fuori usciti, anche momentaneamente, da un mercato del lavoro in settori specialistici quali il farmaceutico, l’agroalimentare e l’aeronautico possano essere orientati verso la possibilità di fare impresa; ad istituire un fondo di rotazione regionale, destinato alle aree che versano in grave crisi economica-industriale, che possa fare da perno per l’acquisizione, la bonifica, la ristrutturazione degli immobili e dei siti dismessi e nel contempo e che miri a sostenere le micro, piccole e medie imprese al fine di contrastare l’attuale scarsa liquidità del sistema, finanziando da un lato il fabbisogno di capitale circolante per consentirne il riequilibrio finanziario, dall’altro gli investimenti produttivi”.

Non solo ma l’atto pone l’obiettivo anche di “istituire un tavolo permanente, a cui prendano parte oltre alla Regione Lazio tutti i rappresentanti degli Enti locali e delle associazioni datoriali, finalizzato ad esaminare tutte le criticità che investono i settori traino dell’economia pontina, dall’agroalimentare al turismo, dall’industriale al chimico farmaceutico, dal commercio ai servizi, dalla nautica alla ricerca e alla innovazione, al fine di mettere in atto tutte le azioni possibili per contenere l’emorragia occupazionale e garantire la ripresa del processo di sviluppo e di competitività sul piano infrastrutturale e produttivo; a creare i presupposti per la creazione, il consolidamento e lo sviluppo di distretti nei settori chiave dell’economia della provincia al fine di creare una rete territoriale indispensabile per la ricerca di fondi necessari ad attuare progetti, alla realizzazione di una micro filiera che potrebbe favorire interi settori dell’economia locale; ad istituire un tavolo permanente inter assessorile regionale, per aprire con il Ministero dello Sviluppo economico un percorso e a mettere in atto tutte le azioni necessarie al riconoscimento di un contesto economico fortemente stressato da processi di deindustrializzazione (ex Cassa del Mezzogiorno) e di importanti azioni di riorganizzazione (messe in atto dalle multinazionali come misure anticrisi) che ad oggi consegnano nei numeri della disoccupazione prodotti, l'ipotesi di ‘un'area di crisi complessa’, secondo gli indicatori previsti nel decreto del giugno del 2012 recante ‘misure urgenti per la crescita del paese’”.

I COMMENTI - “Si tratta di un provvedimento fondamentale – spiegano Simeone, Forte e Giancola – e non prorogabile per sostenere i livelli occupazionali e consentire la realizzazione di interventi per la creazione di nuovi insediamenti produttivi e di riconversione dell’apparato produttivo esistente. Non possiamo assistere inermi al dramma che sta distruggendo le imprese e togliendo alle famiglie ogni speranza di futuro. Non potevamo restare sordi al grido di dolore dei lavoratori che continuano a manifestare senza avere alcuna risposta. Oggi più che mai dobbiamo continuare, uniti, a combattere perché la nostra provincia possa tornare a produrre e a creare occupazione”

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Crisi industriali in provincia: una task force per il "caso pontino"

LatinaToday è in caricamento