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Emergenza lavoro, Forte e Giancola: “Si apra un caso Latina”

Quelle della Sapa e dell'Aviointeriors sono gli ultimi casi in una provincia falcidiata dalle crisi aziendali e occupazionali. Forte: "Chiederò un tavolo nazionale presso il Ministero dello sviluppo economico su caso Latina"

Sapa  e Aviointeriors. Sono solo le due ultime crisi aziendali che stanno investendo la provincia di Latina, falcidiata da chiusure di aziende e dalla sempre più forte "emergenza occupazionale".

Un’emergenza dai connotati sempre più preoccupanti che non può e non deve non vedere un intervento attivo da parte delle istituzioni.

“Intendo chiedere l’apertura di un tavolo nazionale presso il Ministero dello sviluppo economico su caso Latina perché ritengo che le vertenze aperte sul territorio della nostra provincia con una chiusura di aziende che sembra inarrestabile e la perdita di centinaia di posti di lavoro meritino un’attenzione al massimo livello istituzionale” ha commentato il consigliere regionale del Pd Enrico Forte alla vigilia del tavolo convocato in Prefettura per martedì 17 giugno per discutere della situazione della Aviointeriors.

“Se è vero che la crisi industriale che stiamo vivendo nasce da molteplici fattori – sottolinea – è fondamentale che le istituzioni agiscono nella maniera più opportuna: la chiusura della Sapa di Fossanova e della Aviointeriors rappresentano un dramma non soltanto per i lavoratori dei due stabilimenti ma per l’indotto che attorno a questi ruota, entra in crisi un intero comparto e ciò accade, in maniera paradossale, non per mancanza di lavoro visto che le commesse ci sono in entrambe le situazioni.

Alla luce di quanto sta accadendo mi sembra necessario mettere in campo tutti i livelli istituzionali, locali, regionali e nazionali, affinché vengano affrontate nelle sedi adeguate tutte le vertenze aperte sul territorio della provincia di Latina. Situazioni come quelle della Sapa e dell’Aviointeriors – prosegue il consigliere regionale pontino – nascono non soltanto dalla fase di recessione in atto ma rappresentano in maniera evidente la fragilità del nostro sistema imprenditoriale. Per questo chiederò la convocazione di un tavolo nazionale presso il competente Ministero – conclude Forte – per mettere insieme tutte le vertenze aperte sul territorio e farne il caso Latina”.

“Quella che continuiamo a leggere sul territorio pontino è la cronaca quotidiana della morte del lavoro e troppo spesso di aziende che dimostrano un atteggiamento di totale chiusura rispetto alle richieste delle istituzioni e alle esigenze di un territorio che all’industria ha dato tanto” gli fa eco la consigliera regionale del gruppo Per il Lazio Rosa Giancola dopo l’ennesimo colpo all’economia del territorio dato dall’annuncio del licenziamento di altri 150 operai, provenienti questa volta dall’Aviointeriors di Latina.

“Al di là dei singoli tavoli di crisi che si riuniranno in Provincia e in Regione, torno a ribadire – spiega ancora Rosa Giancola - la necessità di aprire presso la Regione Lazio, con la partecipazione di tutti i livelli istituzionali, un “caso Latina” per affrontare le crisi industriali di questo territorio proponendo misure concrete e strumenti in grado di programmare lo sviluppo. Diversamente, continueremo a rincorrere l’emergenza e a manifestare inutile solidarietà a tutti coloro che perdono il lavoro e che ci chiedono risposte e interventi. Se è vero che la crisi della provincia non possiede gli indicatori che configurano esattamente un’area di crisi complessa, è forse altrettanto vero che nella somma dei numeri di tutte le crisi aziendali degli ultimi anni il territorio pontino rappresenta proprio questo”. 

“L’attuale situazione – conclude la consigliera - impone infatti una riflessione che vada oltre l’emergenza e che affronti il problema del lavoro, della disoccupazione e delle crisi aziendali in una prospettiva a lungo termine, che parta da un sistema di legalità e controllo e approdi a un modello di ricostruzione del tessuto economico. La situazione del lavoro va allora riformata anche a partire da un sistema di legalità, che deve pretendere assoluta trasparenza e certezza nei bilanci delle imprese. Oggi siamo tutti chiamati a nuove responsabilità, lo sono i lavoratori, lo sono i piccoli imprenditori che resistono alla crisi, lo sono certamente le istituzioni che hanno il dovere di vigilare sulle crisi e di salvaguardare il lavoro. Ma anche le grandi aziende devono rispondere a criteri di trasparenza e a principi di responsabilità sociale”.

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